(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 16 GIU - Dopo dieci giorni di
camera di Consiglio, la Corte d'appello di Reggio Calabria ha
emesso la sentenza del maxi-processo "Mandamento Jonico" nei
confronti degli 81 imputati che sono stati giudicati con il rito
ordinario. La presidente Lucia Monaco ha letto il dispositivo di
sentenza in aula bunker: 37 condannati e 31 assolti mentre per
13 imputati è stato disposto il non luogo a procedere. Di questi
ultimi, due sono deceduti e due sono stati già giudicati per lo
stesso reato in altri processi. Per gli altri 9 prosciolti,
invece, è intervenuta la prescrizione.
La condanna più pesante, 30 anni di carcere, è stata inflitta
a Vincenzo Cordì. Tra gli altri, sono stati giudicati colpevoli
anche Santo Palamara (24 anni di reclusione), Leo Zappia (22
anni), Carmine Sergi (19 anni), Nicola Armocida e Antonio
Barbaro (entrambi condannati 18 anni).
Complessivamente, la Corte d'Appello ha rideterminato molte
pene rispetto al primo grado decidendo anche assoluzioni di
imputati che erano stati condannati dal Tribunale di Locri con
la sentenza emessa nel giugno 2020, 66 dei 169 imputati.
Il maxi-processo "Mandamento Jonico" è nato da un'inchiesta
della Dda di Reggio Calabria sulle cosche della Locride e del
basso Ionio reggino. Gli imputati erano accusati, a vario
titolo, di associazione mafiosa, detenzione illegale di armi da
sparo comuni e da guerra, turbativa d'asta, illecita concorrenza
con violenza e minaccia, fittizia intestazione di beni,
riciclaggio e truffa. Tutti reati aggravati dal favoreggiamento
alla 'ndrangheta. Stando all'impianto accusatorio, l'indagine
aveva consentito di ricostruire i riti di affiliazione alle
cosche e le varie cariche assegnati ai singoli affiliati. Con la
sentenza di oggi, la Corte d'Appello ha emesso la sentenza di
secondo grado le cui motivazioni saranno depositate entro
novanta giorni. Solo dopo si aprirà l'ultima fase del processo
in Cassazione. (ANSA).
'Ndrangheta:"Mandamento ionico",in appello 37 condanne su 81
Reggio Calabria, sentenza d'appello per i clan della Locride
