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Operaio morto in cantiere, 900mila euro di risarcimento

Operaio morto in cantiere, 900mila euro di risarcimento

A Crotone condannati Comune, azienda e direttore lavori

CROTONE, 31 marzo 2022, 16:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quasi 900 mila euro è l'ammontare del risarcimento che dovranno pagare in solido il Comune di Crotone, la Crotonscavi Costruzioni Generali spa e l'ingegnere Sergio Dinale ai familiari di Chiriac Dragos Petru, l'operaio romeno morto nel crollo del muro del cantiere del lungomare avvenuto il 5 aprile 2018. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Crotone ritenendo sussistere la responsabilità civile di Comune (in qualità di committente dei lavori), azienda appaltatrice e direttore dei lavori, per il crollo del muro a causa del quale ha perso la vita Chiriac Dragos Petru. Un incidente che ha provocato anche la morte di altri due operai, Giuseppe Greco, di 51 anni, e Mario De Meco, di 56, di Isola Capo Rizzuto.
    Il Tribunale civile ha accolto pressoché in toto le istanze della vedova, rappresentata dall'avvocato Daniela Zara, e quelle dei quattro fratelli della vittima, rappresentati dall'avvocato Antonio Natali. Il giudice della prima sezione civile del Tribunale di Crotone ha stabilito un risarcimento di 304 mila euro per la vedova dell'operaio e di 147.100 euro per ognuno de quattro fratelli (in totale 588 mila euro). Comune, Crotonscavi e Dinale sono stati condannati anche a rifondere ai familiari tutte le spese di lite, calcolate in 61.128 euro.
    Sull'incidente è ancora in corso il processo penale con 5 persone imputate: Gennaro Cosentino, di 60 anni, rappresentante legale dell'impresa, Massimo Villirillo (59), dirigente e procuratore della società, e Giuseppe Spina (46), capo cantiere preposto della ditta, il progettista, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, Sergio Dinale (59), di Como, e Giuseppe Germinara (50), dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune.
   

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