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'Ndrangheta: favoreggiamento del boss durante la latitanza, 8 arresti

Operazione della Squadra mobile di Reggio, 6 sono parenti di Giuseppe Pelle

Otto persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l'accusa di avere favorito la latitanza del boss della 'ndrangheta Giuseppe Pelle, detto "Gambazza", considerato uno dei presunti capi dell'omonima cosca di San Luca. Sei degli arrestati sono familiari di Pelle, accusati di averlo aiutato a sottrarsi all'esecuzione di un ordine di carcerazione in base al quale doveva scontare una pena residua di 2 anni e 5 mesi in relazione ad una condanna definitiva per associazione mafiosa. Gli altri due coinvolti nell'operazione non sono parenti del boss, ma sarebbero stati, comunque, suoi fiancheggiatori. 

Ci sono anche la moglie e due figli di Giuseppe Pelle tra le otto persone arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l'accusa di avere favorito il boss dell'omonima cosca di San Luca della 'ndrangheta durante la sua latitanza. In carcere sono finiti la moglie, Marianna Barbaro, di 55 anni, e due figli di Pelle, Antonio, di 35 anni, e Francesco, di 31; il genero, Giuseppe Barbaro, di 36, ed il nipote Antonio Pelle, anche lui di 36 anni. Per un'altra figlia di Pelle, invece, Elisa, di 35 anni, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Arrestati e condotti in carcere anche Giuseppe Morabito di 51 anni, e Girolamo Romeo di 43, che, secondo l'accusa, avevano messo a disposizione l'immobile in cui Pelle ha trascorso la sua latitanza.

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