Si è insediato stamani il nuovo
procuratore generale della Corte d'Appello di Catanzaro,
Giuseppe Lucantonio, già procuratore aggiunto di Napoli,
nominato dal Plenum del Consiglio superiore della magistratura
lo scorso settembre. La cerimonia è stata presieduta dal
presidente della Corte d'Appello Domenico Introcaso, a latere i
presidenti di sezione Gabriella Reillo e Francesca Garofalo.
"Intendo esercitare il mio ruolo - ha detto Lucantonio - nel
rispetto di tutti ma con fermezza e determinazione soprattutto
facendo quello che è in mio dovere nei confronti di tutti. Sono
onorato di servire la magistratura di Catanzaro e lo Stato a
Caranzaro. Del resto sono anche figlio di madre calabrese quindi
qualcosa della Calabria conosco, qualcosa sulla Calabria ho
fatto nel mio passato, quando ero sostituto, per una serie di
processi nei quali abbiamo trattato i collegamenti tra alcuni
clan calabresi e napoletani".
Il nuovo Procuratore generale ha espresso l'augurio di fare
in modo che "questo distretto che è virtuoso rispetto a tanti
altri lo diventi ancora di più. Io penso - ha aggiunto - che
tutti lavori sono lavori di squadra per esempio il lavoro della
Procura di Catanzaro è la testimonianza che una squadra di
sostituti ben guidata può fare bene. E ha fatto molto bene. Poi,
solo chi non fa non sbaglia".
In merito agli Uffici del distretto, Lucantonio vi vede
"persone molto semplici equilibrate che lavorano in silenzio e
lavorano bene, a cominciare dal presidente Domenico Introcaso,
all'avvocato generale, Nicola (si riferisce al procuratore
Nicola Gratteri, ndr), il presidente del Tribunale. Sono tutti
dei grandi lavoratori che lavorano in silenzio e cercano di fare
tutto quello che possono. Queste sono le considerazioni di una
persona che è arrivata da poco ma dall'esterno questo mi sembra,
poi lo verificherò e ne riparleremo tra sei mesi".
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