Sei aziende raggiunte da
interdittiva antimafia sono state allontanate dal porto di Gioia
Tauro dall'inizio del 2021.E' quanto comunica l'Autorità
portuale.
"E' il gioco di squadra - è scritto in una nota - che fa la
differenza. Dopo aver sottoscritto il Protocollo di legalità nel
2019 con la Prefettura di Reggio Calabria, portiamo avanti la
battaglia contro l'illegalità negli scali interni alla nostra
circoscrizione. Non è un caso, quindi, se da inizio anno sono
state allontanate dallo scalo le sei aziende, raggiunte da
interdittiva antimafia. Nello specifico si tratta di ditte che
esercitano attività di diversa natura, a cui è stato,
immediatamente, revocato l'accesso in ambito portuale.
Tra queste, alcune hanno operato all'interno dell'area portuale,
in qualità di autotrasportatori. Tra le altre, sono state
raggiunte da interdittiva antimafia imprese di manutenzione a
mezzi portuali di piazzale, ovvero attività variamente
riconducibile a componente metallica e a movimentazione e
trasporto di inerti. Queste ultime hanno operato, anche in
regime di subappalto, con imprese appaltatrici di lavoro per
conto dell'Ente".
"Appena ricevuta la comunicazione prefettizia - riporta la nota
- sono state, immediatamente allontanate dal porto mediante
l'assunzione degli atti previsti da parte degli organi deputati
all'esecuzione e al controllo dei lavori appaltati. Grazie al
Protocollo sottoscritto dagli organi prefettizi e dall'Ente,
sono state quindi ampliate le fattispecie da controllare, che la
normativa nazionale non include tra quelle da vagliare nella
propria attività di prevenzione antimafia".
"Si tratta di un mirato percorso di condivisione - è detto
ancora nella nota dell'Autorità portuale - che vede l'Ente,
guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli, al
fianco della Prefettura di Reggio Calabria. E' un passo
importante che amplia gli strumenti di prevenzione antimafia
che, in aggiunta a quelli esercitati dalle Forze dell'Ordine,
restituisce allo scalo calabrese, primo porto di transhipment in
Italia, la corretta immagine dell'infrastruttura portuale".
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