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COVID: il punto in Calabria

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COVID: il punto in Calabria

Regione arancione dal 29. Iss, non c'è sovraccarico intensive

CATANZARO, 27 novembre 2020, 19:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Calabria abbandona la zona rossa e torna in quella arancione. il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, firmerà una nuova ordinanza con cui dispone l'area arancione, oltre che per la Calabria, anche per Lombardia e Piemonte. L'ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre.
    La decisione del Ministro giunge nel giorno in cui la bozza del monitoraggio Iss-ministero relativo alla settimana 16-22 novembre evidenzia che in 5 regioni, tra le quali la Calabria, non si registra un sovraccarico oltre la soglia critica del 30% dei posti letto Covid occupati per le terapie intensive. Intanto il sindacato medici italiani (Smi) ha fornito i dati di alcune Regioni che dicono come in effetti siano stati fatti dei passi avanti per recuperare il forte ritardo nell'istituzione delle Usca (Unità di continuità assistenziale): in Calabria 1 Usca ogni 100 mila abitanti (anziché 50 mila).
    Sul fronte della pandemia, oggi i contagi sono tornati a crescere . Nelle ultime 24 ore ne sono stati individuati 468 (+71 rispetto a ieri) a fronte di un maggior numero di soggetti testati (2.948, +619) e di tamponi effettuati (3.147, +539).
    Continua anche la triste conta delle vittime. Nelle ultime ore sono cinque le persone che hanno perso la vita con il totale dei decessi che arriva a 259. I ricoverati in reparto sono 432 (+4) mentre quelli in terapia intensiva 44; gli isolati a domicilio sono 10.366 (+353). I casi attivi sono 10.822 (+356).

"È un premio al comportamento dei calabresi che, pur continuando a resistere di fronte a una emergenza nell'emergenza covid, quasi sconfortati, stavano
perdendo la loro storica capacità di resistere agli assalti più cruenti e alle ingiustizie più mortificanti". Lo dichiara il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì. "La continua interlocuzione con il governo centrale e la reciproca disponibilità alla collaborazione - aggiunge Spirlì - hanno fatto sì che questo piccolo miracolo istituzionale potesse avvenire. Cosa cambierà, dalle prossime ore in poi? Tanto, ma anche poco. Tanto, perché, finalmente, le attività commerciali potranno riaprire, alzando le saracinesche e accogliendo i clienti; poco, perché sarà comunque necessario mantenere lo stesso rigore nel seguire le norme sul distanziamento sociale, nell'uso dei dispositivi di protezione individuale e nel rispetto dei vari divieti, tra cui quelli relativi agli spostamenti e al coprifuoco".
   

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