Prestavano denaro a bisognosi a
tassi usurai che arrivavano al 57% mensile, al 230% a bimestre e
all'850% a trimestre, facendosi consegnare le tessere bancomat o
postapay. Per questo la squadra mobile di Cosenza ha arrestato 4
persone - una ai comiciliari - e notificato un divieto di dimora
con le accuse di usura, estorsione ed esercizio abusivo
dell'attività finanziaria. Dalle indagini è emerso che agli
strozzini si erano rivolte 16 persone tra disoccupati,
artigiani, operai, muratori, imbianchini e pensionati, che in
alcuni casi non potevano pagare le bollette o addirittura fare
la spesa. Uno non aveva i soldi per far operare la figlia
piccola. Una donna, invece, si era rivolta agli strozzini per il
vizio di giocare alle slot machine ed era talmente disperata da
minacciare il suicidio e pertanto si è ricoverata in un centro
terapeutico. "Dobbiamo continuare a dire alla collettività: se
denunciate lo Stato c'è, è con voi e interviene. Se voi
denunciate noi operiamo" ha detto il procuratore di Cosenza
Mario Spagnuolo
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