Cari amici italiani, sta per cominciare la Coppa! Ve lo ricordo perche' quando nel 2006 il Mondiale venne assegnato al Brasile qui ci fu un'euforia tremenda. Ci fu gente che comprò immobili nelle città designate come sedi di partite, pensando già di fare molti soldi affittando questi appartamenti a turisti tedeschi, italiani e dell'Uruguay. C'è stato anche chi ha aperto aziende per fabbricare prodotti esclusivi della Coppa, come vuvuzelas e bandiere. Gli abitanti delle favelas che si trovavano nei pressi degli stadi hanno sognato di diventare ricchi e che loro casette cominciassero a valere come appartamenti di lusso, e i ricchi sognarono di diventarlo ancora di più.

Ma non è questo ciò che è successo: è strano, ma i 'numeri' dell'economia sono pessimi. Nei mesi di avvicinamento al Mondiale, i tifosi sono rimasti attoniti per il lievitare del costo degli stadi, una cosa che se fosse successa, a questi livelli, in Italia avrebbe fatto diventare bianchi i capelli di Berlusconi. L'Arena di Brasilia, capitale del paese, è costata l'equivalente di 650 milioni di euro. I controlli disposti dal governo hanno evidenziato innumerevoli eccessi di spesa. Lo stadio è mal illuminato, internet non funziona e i turisti non riusciranno a spedire i loro 'selfie'. Dopo la prima partita giocata in questo stadio, alcuni sedili si erano già rotti.

Anche le strutture allestite per accogliere i turisti hanno dato risultati traumatizzanti: spreco di denaro, cose fatte male. Non spaventatevi se arriverete a Fortaleza e vedrete che il nuovo aeroporto non è pronto. A causa di questo, e altri scandali del genere, la gente ha deciso di scendere in piazza e ci sono state manifestazioni di protesta in tante città del Brasile. L'insoddisfazione del brasiliani con i problemi quotidiani delle metropoli, come gli ospedali pubblici con dei servizi infami, le scuole che cadono a pezzi e trasporti pubblici di pessima qualità, si è sommata al momento politico. In Brasile questo è anche l'anno delle elezioni presidenziali, e gli elettori insoddisfatti hanno associato gli investimenti per la Coppa con quella, mancati, su settori fondamentali per la qualità della vita dei cittadini. Il risultato di ciò è una certa apatia della 'torcida', anche se i brasiliani sono innamorati del calcio, perfino più degli italiani, e anche se la passione per questo sport scorre nelle nostre vene: la domenica per molti è il giorno della Messa e della partita, e la squadra del cuore per un brasiliano è una religione e uno stile di vita.

La mia paura è che i 23 convocati della Selecao di Scolari diventino le vittime della crisi politica. Abbiamo una squadra coesa e matura, il gol di Neymar contro Panama è stata poesia pura, ci manca solo di giocare compatti come vuole Felipao. Spero che i brasiliani approfittino di questo importante momento di presa di coscienza collettiva e che imparino ad esigere il rispetto dei loro diritti, ma anche che non si dimentichino di ciò che sanno fare così bene: tifare.

E voi, amici, siete pronti a soffrire per i duelli della squadra azzurra contro Inghilterra e Uruguay? Spero che l'Italia superi tutti i suoi avversari e che ci si incontri in finale. Allora il mio cuore sarà diviso: forza Italia, forza Brasile!.

Giuliana Morrone

Inviata e conduttrice di Tv Globo