E' scontro tra la presidente brasiliana Dilma Rousseff e il governatore dello stato di San Paolo Gerardo Alckmin per la gestione dello sciopero dei lavoratori della metropolitana di San Paolo, a due giorni dall'inizio dei Mondiali di calcio. La presidente di sinistra ha accusato di ''intransigenza'' il governatore di centrodestra per non aver accettato di negoziare con il leader del sindacato di categoria. ''Serve solo un gesto da parte delle autorita' pauliste. Siamo ancora in tempo, bisogna far cessare questo sciopero'', ha detto Dilma, preoccupata anche che l'agitazione si estenda ad altre citta' del Brasile.
I lavoratori della metro di Rio de Janeiro hanno infatti gia' minacciato uno sciopero analogo a quello dei loro colleghi di San Paolo durante i Mondiali, che cominciano giovedi' prossimo allo stadio Itaquerao. Alla cerimonia inaugurale, che precedera' la partita tra il Brasile e la Croazia, Dilma ha invitato una decina di capi di stato e di governo. La notizia non e' ancora confermata ma la presidente sembra sempre piu' intenzionata a con pronunciare un discorso d'apertura nel timore di essere fischiata dal pubblico, come accadde lo scorso anno a Brasilia all'inaugurazione della Confederations Cup.
La Roussef ha ottenuto in queste ore una piccola vittoria sul fronte delle proteste, incassando dal Movimento lavoratori senzatetto (Mtst) la sospensione delle manifestazioni in cambio della promessa di inserirli nel piano di edilizia popolare del governo federale. Altre sette organizzazioni hanno pero' annunciato manifestazioni contro 'la Copa' giovedi' prossimo, attorno allo stadio dell'inaugurazione. Anche il battagliero leader dei lavoratori della metro di San Paolo, Altino de Melo Prazeres, legato ad un partitino di estrema sinistra, continua a tenere sulle spine Dilma, che sospetta ormai non piu' tanto velatamente che Alckmin ed i partiti di opposizione remino contro i Mondiali per incassare poi il premio politico alle elezioni del prossimo ottobre. Prazeres e' stato chiaro: ''Ci sono i Mondiali e ci sono le elezioni, il governo deve trattare con noi''. E mostra di non tenere in grande considerazione la sentenza del Tribunale del lavoro che ha definito illegali le modalita' dello sciopero. I lavoratori hanno sospeso la notte scorsa lo sciopero ma il sindacato ha annunciato una nuova assemblea domani pomeriggio per decidere se riprendere le agitazioni, che creeranno inevitabilmente pesanti disagi alla cerimonia di apertura dei Mondiali. ''Senza metro non si fanno i Mondiali'', ha detto minaccioso Prezeres. La Fifa ostenta sicurezza ma teme un flop, Alckmin dice di non voler cedere ai ricatti e annuncia un misterioso 'Piano B' in caso di ripresa dello sciopero mentre Dilma ripete ormai come un disco rotto ai brasiliani di separare la politica dal calcio e di tifare ''con un grande sorriso'' la Selecao.
