E' ormai muro conto muro a San Paolo tra l'azienda della metropolitana ed i dipendenti, che da cinque giorni hanno fatto piombare nel caos il traffico cittadino per uno sciopero ad oltranza dichiarato ieri illegale dal Tribunale regionale del lavoro e che minaccia di creare pesanti disagi alla cerimonia di inaugurazione dei Mondiali di calcio. Giovedi' prossimo, nel nuovo stadio Itaquerao, sono attesi la presidente Dilma Rousseff e di una decina tra capi di stato e di governo. ''Non siamo preoccupati'', ha minimizzato il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke.
Per tentare di porre fine all'agitazione, il governo locale ha usato il pugno di ferro contro i lavoratori ed ha annunciato di aver spedito 61 lettere di licenziamento per giusta causa ad altrettanti funzionari dell'azienda accusati di atti di vandalismo durante i picchettaggi alle stazioni della metro. La risposta del sindacato e' stata altrettanto dura: nuova occupazione della stazione di Ana Rosa, importante snodo in pieno centro cittadino, e nuovi scontri con le forze dell' ordine, che hanno arrestato 13 scioperanti. Il leader del sindacato dei lavoratori della metro, Altino de Meio Prazeres, ha chiesto l'immediato reintegro dei 61 licenziati come condizione per tornare a sedersi al tavolo negoziale. Ma l'azienda ha annunciato di avere già pronto un 'piano B', nel caso la protesta dovesse proseguire e minacciare il primo atto del più importante evento sportivo mondiale. Il battagliero leader sindacale ha disertato oggi una riunione convocata al ministero dei Trasporti dello stato paulista.
''Non c'era il responsabile Jurandir Fernandes ma solo il suo vice, che non ha alcuna autonomia per negoziare'', ha detto. Secondo 'Radio Estadao', Fernandes avrebbe imposto una sorta di ultimatum ai lavoratori in sciopero: tornate regolarmente al lavoro e poi discuteremo degli aumenti di salario. I lavoratori chiedono il 12,2 per cento di aumento, l'azienda offre l'8,7 per cento. L'impressione delle ultime ore è che si possa trovare un accordo che venga incontro alle richieste dei lavoratori, anche se il Tribunale del lavoro ha definito congrua l'offerta dell' azienda. Lo stipendio medio di un lavoratore della metro di San Paolo e di circa 450 euro al mese. Lo sciopero ha lasciato a piedi quasi 4 milioni di utenti, molti dei quali pendolari, e sta creando giganteschi ingorghi in città, dove le file vengono monitorate con gli elicotteri ed hanno raggiunto i 250 chilometri di lunghezza.
