I lavori per il ripristino del
collegamento idrico tra la diga di Acerenza (Potenza) e quella
di Genzano di Lucania (Potenza) - per un importo complessivo di
nove milioni di euro - sono stati consegnati "in via d'urgenza"
dal Commissario straordinario dell'Autorità di bacino
distrettuale dell'Appennino meridionale, Vera Corbelli, alla
Regione Basilicata. Ne ha dato notizia l'ufficio stampa della
giunta regionale.
Si tratta del primo intervento per riconnettere i due invasi
e completare lo scherma idrico Basento-Bradano, "un impianto di
vitale importanza per l'agricoltura dell'area Alto Bradano, che
da molti anni è rimasto incompiuto e che deve essere messo nelle
condizioni di funzionare correttamente", come ha detto
l'assessore regionale alle Infrastrutture, reti idriche,
trasporti della Regione Basilicata, Pasquale Pepe.
Lo schema porterà le acque del Basento alla diga di Acerenza,
tramite la traversa di Trivigno, e alla diga di Genzano, con la
condotta che sarà riattivata, poi si proseguirà, tramite altre
infrastrutture già completate, verso i territori di Banzi e
Palazzo San Gervasio, tutti in provincia di Potenza.
"Con il completamento dello schema Basento-Bradano - ha
aggiunto Pepe - si potrà colmare questa lacuna e consentire ai
nostri agricoltori di poter far affidamento su risorse idriche
permanenti. Se le dighe di Acerenza, che ha una capacità di 38
milioni di metri cubi d'acqua, e quella di Genzano, con 53
milioni di metri cubi, verranno portate a pieno regime, in
quell'area le coltivazioni non andranno facilmente in
sofferenza".
"Con un altro finanziamento di 11,5 milioni di euro, già
concesso, - ha concluso Pepe - sarà poi completato anche il
secondo tratto tramite il riefficientamento della galleria che
connette gli invasi".
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