Il recupero integrale delle parti
artistiche e architettoniche della chiesa di Santa Maria del
Gesù di Viggiano (Potenza), che hanno subito deterioramenti;
lavori sugli esterni per copertura e isolamento; un importo da
appaltare di 870 mila euro; interventi per i quali il
Provveditorato per le opere pubbliche di Campania, Molise,
Puglia e Basilicata è stazione appaltante. E' questo il
contenuto dell'accordo che è stato firmato stamani, a Potenza,
dal prefetto del capoluogo lucano, Michele Campanaro, dal
Provveditore interregionale, Placido Migliorino, e dal
Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio della
Basilicata, Luigina Tomay, dopo le segnalazioni dei danni
arrivate alla prefettura di Potenza dal Rettore della chiesa,
don Paolo D'Ambrosio.
L'edificio di culto rientra tra quelli di proprietà del Fondo
Edifici di Culto del Ministero dell'interno. "Restituiamo valore
e dignità - ha detto Campanaro - non solo al culto, ma anche
all'importanza culturale dell'opera". Oltre alla chiesa di
Viggiano, il Fondo è proprietario in Basilicata di altri edifici
di culto. Nell'occasione è stato anche firmato con il Ministero
della Cultura, rappresentato da Tomay, il protocollo per la
legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione
mafiosa e dei fenomeni corruttivi negli affidamenti di lavori,
servizi e forniture di cui è titolare sul territorio lucano. "Si
tratta di misure di carattere preventivo - ha concluso Campanaro
- per il contrasto alle infiltrazioni e anticorruttivi. Ai
nostri uffici sarà richiesto di attivare le verifiche antimafia
per lavori di importi pari o superiori ai 60 mila euro, o 50
mila per i subappalti, di molto sotto soglia, aumentando così i
livelli di garanzia".
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