Sono 56 gli evasori totali
individuati nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 dalla
Guardia di Finanza: "un numero importante", come ha sottolineato
ai giornalisti il comandante regionale Basilicata, il generale
Roberto Pennoni, commentando i dati dell'attività, nel giorno in
cui si festeggiano i 250 anni dalla fondazione del corpo.
Nello stesso periodo, la Guardia di Finanza ha eseguito 3.726
interventi ispettivi e 1.264 indagini su illeciti
economici-finanziari e infiltrazioni della criminalità
organizzata nell'economia, che tra l'altro hanno portato
all'individuazione di 138 lavoratori in nero o irregolari. Sono
stati evidenziati accertamenti patrimoniali su 128 soggetti per
un ammontare di oltre 14,5 milioni di euro di valore dei beni
proposti a sequestro; 68 sono stati i chili di sostanze
stupefacenti sequestrate, con l'arresto di 38 persone sulle 96
denunciate; sul riciclaggio e autoriciclaggio, invece, sono
state nove le persone arrestate e sequestrati beni per oltre due
milioni di euro.
"Il crimine organizzato anche in Basilicata non è più quello
della coppola, ma è quello dei colletti bianchi - ha detto
Pennoni - che svolge attività nella pubblica amministrazione e
dell'economia legale". In tal senso, dal rapporto consegnato
alla stampa, è emersa la segnalazione alla Corte dei Conti di 87
responsabili di reati in tema di spesa pubblica, con
l'accertamento di danni erariali per 14,2 milioni di euro. Dei
17 pubblici ufficiali coinvolti in fenomeni corruttivi e in
delitti contro la pubblica amministrazione, sono stati sei gli
arresti; ed in merito ai controlli sugli investimenti finanziati
con le risorse del Pnrr, i 161 interventi per oltre 2,1 milioni
di euro. Hanno partecipato all'incontro anche i comandanti
provinciali di Potenza, il colonnello Michele Onorato, e di
Matera, il colonnello Roberto Maniscalco.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA