"Noi non ci rassegniamo e
proseguiremo le azioni di lotta pacifica e che la Costituzione
ci consente. E chiediamo che le Regioni ricorrano alla Corte
costituzionale in base all'articolo 127 della Costituzione". E'
questo uno dei passaggi del comunicato stampa diffuso dal
Coordinamento regionale della Basilicata contro l'autonomia
differenziata, che per martedì prossimo, 25 giugno, dalle ore
10.30, ha organizzato un presidio a Potenza, nei pressi della
sede della Regione.
Il Coordinamento, "costituito da forze politiche, sindacati,
associazioni, e comitati", ha inoltre messo in evidenza che "con
l'approvazione alla Camera del Ddl Calderoli l'Italia, una e
indivisibile nata dalla Resistenza, si avvia a diventare il
Paese delle disuguaglianze, con distanze sempre più marcate tra
Nord e Sud, tra aree interne e aree urbanizzate. Si avrà la fine
della Repubblica una e indivisibile con, potenzialmente, 20
sistemi scolastici, 20 sistemi sanitari, 20 normative ambientali
e di sicurezza sul lavoro, 20 gestioni delle infrastrutture".
"Preoccupazione" e un "forte dissenso" sono stati quindi
espressi dai rappresentanti del Coordinamento, secondo i quali
si "rischia di compromettere in modo irreparabile il principio
di universalità dei diritti soprattutto in ambiti
particolarmente delicati quali sono, ad esempio, quello
sanitario e dell'istruzione mettendo in risalto le criticità
di un modello di federalismo regionale che non tiene conto
delle enormi differenze oggi esistenti nelle diverse aree del
Paese e soprattutto del divario in termini di ricchezza,
infrastrutture e servizi".
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