Come nel resto d'Italia, anche
dinanzi alle prefetture di Potenza e Matera si è tenuto,
stamani, il presidio di Cgil e Uil che hanno indetto due ore di
sciopero degli edili e dei metalmeccanici, dopo i cinque operai
morti nel cantiere di un supermercato in costruzione a Firenze.
Durante la manifestazione è stato ricordato che "la
Basilicata è 'in zona rossa' per incidenza di incidenti sul
lavoro superiore al 25 per cento rispetto alla media nazionale
nei primi undici mesi del 2023".
Nel capoluogo di regione, Michele Palma (Fillea Cgil) ha
sottolineato come "non si può più accettare passivamente una
tragedia come quella di Firenze. Chiediamo - ha aggiunto -
misure normative per vietare appalti a cascata che
inevitabilmente coinvolge l'organizzazione dei controlli e della
sicurezza. La proposta è tornare a quello che era il codice
degli appalti prima delle modifiche introdotte dal ministro
Salvini".
"La nostra richiesta - ha continuato Carmine Lombardi della
Feneal Uil - è quella di incentivare e aumentare le risorse
sulla prevenzione sui cantieri e su tutti i posti di lavoro,
oltre a prevedere maggiori risorse sulla formazione. Noi come
settore delle costruzioni stiamo investendo molto sia con i
comitati per la sicurezza, sia con i responsabili della
sicurezza sui luoghi di lavoro. E' sempre antipatico vedersi il
giorno dopo e piangere le vittime, continuiamo ad alimentare la
prevenzione, creando una cultura della sicurezza che si
costruisce giorno dopo giorno".
Si sono tenute anche assemblee e presidi davanti a
stabilimenti e cantieri lucani, dove è stato ricordato da Cgil e
Uil che "il lavoro e la sicurezza devono essere al centro
dell'attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete,
a partire dai cantieri".
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