"Il 14,7 per cento delle persone
dichiara di aver 'preferito lasciare il proprio comune per
l'assenza di filiali bancarie o altri servizi essenziali'. In
generale, per il 70,9 per cento degli intervistati 'la mancanza
di una banca (o di un servizio essenziale analogo) per la scelta
di vivere o abbandonare il comune di residenza' influisce
'molto' (35,1 per cento) e 'abbastanza' (35,8 per cento)".
E' uno dei dati - riferiti alla Basilicata - che emergono da
un rapporto della Uilca-Uil sulla desertificazione bancaria, al
punto che "complessivamente la riduzione-chiusura delle filiali
bancarie nel luogo in cui si vive rende insoddisfatte dieci
persone su dieci". Secondo l'indagine, in Basilicata "dal 2018
al 2022 il numero di comuni serviti da banche è diminuito del
14,1 per cento, passando da 85 nel 2018 a 73 nel 2022. Negli
ultimi cinque anni si è registrato un calo del 22,2 per cento
delle filiali, passando da 221 nel 2018 a 172 nel 2022 e i
dipendenti bancari sono scesi del 10,4 per cento, passando da
1.074 a 962. Al 2022 sono 65.236 le persone che non hanno
accesso allo sportello bancari, pari al 12,1 per cento degli
abitanti". Il timore di rimanere senza la banca è così forte che
il 50,1 per cento degli intervistati "ha suggerito uno spazio
dedicato all'interno del comune dove a turno si possano fissare
appuntamenti settimanali con un bancario del proprio istituto di
credito": comunque, per il 29,4 per cento degli interpellati,
"nessuna delle forme di contatto alternative può sostituire la
propria filiale bancaria".
Il segretario regionale della Uila-Uil, Vito Cuccaro, ha
detto che la desertificazione bancaria ha un "impatto devastante
sul tessuto socio-economico lucano" e ha aggiunto di ritenere
che "il punto di non ritorno sia stato ormai raggiunto e che non
si possa rimanere inerti". Nel chiedere "con forza alla Regione
di istituire un osservatorio regionale sul credito", Cuccaro si
è detto "preoccupato per le ulteriori chiusure di filiali che
quasi sicuramente toccheranno la Basilicata" in seguito
all'"applicazione su scala nazionale dei piani industriali delle
grandi banche".
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