A Potenza occorre "isolare gli
'inoculatori di odio' (che stanno alacremente lavorando in
questi giorni)": lo ha detto, in una nota, la Consulta diocesana
delle aggregazioni laicali, riferendosi a quanto avvenuto il 5
novembre scorso quando l'arcivescovo di Potenza, monsignor
Salvatore Ligorio, ha celebrato la Santa Messa nella chiesa
della Santissima Trinità, nel cui sottotetto nel 2010 fu trovato
il cadavere di Elisa Claps.
La consulta ha lanciato un "appello al senso di
responsabilità di tutti" e che ognuno valuti "le posizioni
dell'altro "con razionalità e soprattutto senza preconcetti". Ha
sottolineato che "la giornata del 5 novembre non sarà da
ricordare né da additare ai ragazzi come esempio di prassi
democratica e che quanto accaduto non faccia onore all'intera
cittè. Soprattutto, l'assemblea esprime stupore e sconcerto per
'posizioni giustificazioniste' di quanti, sui sociali, hanno
commentato in modo più o meno esplicito che, in fondo, chi è
stato contestato 'se l'è andata a cercare'".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA