Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sequestrati dalla Gdf, tre reperti al Polo museale di Melfi

Sequestrati dalla Gdf, tre reperti al Polo museale di Melfi

Scoperti durante una perquisizione fatta nel 2019

POTENZA, 25 giugno 2021, 12:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre reperti archeologici, scoperti e sequestrati durante una perquisizione fatta nel 2019 in un'abitazione di Rapolla (Potenza), sono stati consegnati dalla Guardia di Finanza al Polo museale di Melfi (Potenza), ospitato nel Castello Federiciano.
    La perquisizione fu fatta nell'abitazione "di un pubblico ufficiale", poi denunciato, "per l'accertamento di reati nel settore della contraffazione di documenti: i beni archeologici - è scritto in un comunicato diffuso dal Comando provinciale di Potenza delle Fiamme Gialle - costituivano complemento d'arredo del soggiorno della casa".
    Dalle successive "perizie eseguite a cura degli archeologi della Soprintendenza Archeologia, belle Arti e Paesaggio per la Basilicata" è emerso che "si trattava di un corredo funerario, collocabile con molta probabilità nell'area geografica dell'antica Daunia e risalente alla seconda metà del IV secolo a.C."
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza