ISTANBUL - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con papa Francesco sulla crisi israelo-palestinese. Lo riferisce la presidenza di Ankara, secondo cui il leader di Ankara ha chiesto al pontefice un impegno comune di "musulmani, cristiani e dell'umanità intera" per fermare il "massacro" in atto contro i palestinesi.
"Se la comunità internazionale non punisce con delle sanzioni Israele, che commette crimini contro l'umanità, i palestinesi continueranno a essere massacrati", ha detto Erdogan a papa Bergoglio, sottolineando l'importanza degli appelli del pontefice per "mobilitare il mondo cristiano e la comunità internazionale" sulla crisi. Il leader turco ha poi accusato Israele di violare i "luoghi sacri" sia musulmani che cristiani, "limitando l'accesso alla moschea di Al-Aqsa e alla basilica del Santo Sepolcro" a Gerusalemme.
"La Turchia", ha aggiunto ancora il suo presidente, "sta conducendo un'intensa attività diplomatica in tutte le rilevanti piattaforme internazionali, ma il consiglio di sicurezza dell'Onu non sta mostrando il necessario senso di responsabilità".