La conferenza, con il patrocinio del ministero tunisino delle Relazioni con le Istanze costituzionali, la società civile e i diritti Umani, rientra nell'ambito dei progetti di cooperazione internazionale co-finanziati da Unione europea e Regione Emilia Romagna per la promozione dell'Economia sociale e solidale nella sponda sud del Mediterraneo. Obiettivo la creazione di lavoro e imprese cooperative in grado di coinvolgere soprattutto donne e giovani.
Durante l'evento verranno presentati, anche attraverso le testimonianze dei protagonisti, i risultati raggiunti soprattutto in campo agricolo grazie ai progetti di cooperazione internazionale e decentrata in Tunisia e Marocco. L'obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo e alla piena implementazione dell'economia sociale e solidale, in particolare in Tunisia, mettendo in risalto le potenzialità del settore, soprattutto per donne e giovani, ma anche le difficoltà riscontrate nella realizzazione di progetti pilota, tra cui la mancanza di un quadro legislativo adeguato. La conferenza sarà inoltre, secondo gli organizzatori un'occasione per contribuire al dialogo con le istituzioni tunisine (ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca, ministero dello Sviluppo, degli Investimenti e della Cooperazione Internazionale, ministero degli Affari Sociali, ministero della Formazione Professionale e dell'Impiego) e le organizzazioni della società civile, per coordinare gli orientamenti futuri e sollecitare decisioni. "Nonostante molte organizzazioni internazionali e tunisine riconoscano il potenziale dell'economia sociale e solidale come motore di crescita più equa, dal punto di vista giuridico la Tunisia non prevede ancora un insieme adeguato di norme e incentivi che possano favorire la crescita del settore anche se da alcuni mesi sono in corso varie iniziative in questo senso che fanno ben sperare", afferma Stefania Piccinelli, responsabile Gvc per la Tunisia. "Crediamo che l'esperienza delle cooperative emiliane possa esser fonte di motivazione ed agevolare il processo di riforma giuridica che dovrà continuare con la scrittura di leggi di attuazione per creare strumenti normativi, finanziari, fiscali e di accompagnamento alle start up. Il potenziale dell'Economia sociale e solidale come motore di un crescita più equa dal punto di vista sociale è enorme ma va incentivato dalle istituzioni".
Per questa ragione l'esperienza della Regione Emilia-Romagna, di Legacoop e delle cooperative verranno presentate, valorizzate e discusse con le controparti tunisine in modo da stimolare sia le pratiche, sia le politiche pubbliche. Alla conferenza parteciperanno anche rappresentanti dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Tunisi, della Delegazione dell'Unione europea, del sindacato tunisino Ugtt, di Rtes (Reseau tunisien de l'économie sociale) e altre reti di economia solidale di Tunisia e Marocco. (ANSAmed).