TEL AVIV - La Corte Suprema israeliana ha congelato provvisoriamente la legge, passata alla Knesset lo scorso febbraio, di sanatoria delle case negli insediamenti e avamposti ebraici in Cisgiordania, costruiti illegalmente su terra privata palestinese. Lo riferiscono i media.
La Corte ha dato due mesi di tempo allo Stato per intervenire sulla materia. Sia ong sia organizzazioni palestinesi ricorsero alla Corte all'epoca della legge e lo stesso Avvocato Generale dello stato Avichai Mandelblit fece sapere che non avrebbe difeso la norma. Secondo dati forniti all'epoca la legge dava sanatoria a quasi 4mila case costruite nelle colonie ebraiche su proprietà privata palestinese in cambio di compensazioni economiche per i proprietari. Di queste, secondo 'Paece Now', 797 sono in avamposti ebraici giudicati illegali anche dallo Stato.