L'intesa, la prima di questo genere tra i due atenei e i due paesi, è promossa da Marita Group, holding marocchina che opera tra l'altro nei settori immobiliare, energetico e ambientale e da Gruppo Green Power Energy, e porterà, a pieno regime, 300 studenti dall'Italia al Marocco e altrettanti da qui alla Sapienza, nel segno di uno scambio di ricerche e conoscenze per progetti, possibili brevetti, iniziative di start-up e spin-off.
Nel salone degli affreschi della Facoltà di Ingegneria a Roma, Paolo Gaudenzi, direttore Dima, il Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza, Rahhal Boulgoute, presidente di Marita Maroc e Christian Barzazi, consigliere di amministrazione di Green Power hanno siglato il protocollo d'intesa.
"Guardiamo con interesse alla visione strategica del Marocco in tema di energie alternative", dice Gaudenzi.
"Le frontiere non esistono e le distanze si accorciano, se ragioniamo in termini di opportunità per i giovani e di innovazione per i paesi", conclude Boulgoute.
Nei prossimi mesi, a Rabat, saranno definiti gli accordi quadro tra gli atenei, poi quelli tra dipartimenti; la collaborazione sarà operativa già a partire da questo anno accademico. Gruppo Green Power GGP e Marita controllano Masdar Energy, la società marocchina che propone maggiore efficienza energetica e sviluppo di grandi impianti a enti pubblici e privati.
Il Dima della Sapienza, con i suoi 12 mila studenti di Ingegneria si muove in ambiti di ricerca che riguardano la meccanica, l'aerospazio, il biomedicale e le nanotecnologie.
(ANSAmed).