Alcuni sopravvissuti affermano che la motovedetta dell'esercito ha volontariamente speronato il barcone di migranti che tentava, sovraffollato di persone, di attraversare il mare in direzione di Cipro. L'esercito ha risposto affermando che la tragedia si è consumata a causa del maltempo, del sovraffollamento dell'imbarcazione e delle manovre "spericolate" degli scafisti. L'Onu afferma che sull'imbarcazione c'erano 84 persone, libanesi e siriani. L'esercito sostiene che 48 di queste sono state soccorse. Finora sono stati rinvenuti i corpi senza vita di sei persone, tra cui una bimba di 18 mesi.
All'appello mancano 30 persone, per ora disperse. Le ricerche continuano in queste ore in mare e lungo la costa.
L'Onu afferma che dall'inizio del 2021 a oggi oltre 1.500 persone hanno cercato di lasciare il Libano - travolto dalla peggiore crisi finanziaria negli ultimi decenni - illegalmente e via mare.(ANSAmed).