L'iniziativa è da collegare ai lavori cominciati ieri nel nord del Kosovo per la realizzazione di una infrastruttura definita di interesse pubblico da Pristina, e che ha comportato l'esproprio di terreni e beni di proprietà dei serbi locali. In concomitanza con l'avvio dei lavori - non è chiaro se si tratti di una strada o come sostengono i serbi di una base militare - gruppi di serbi hanno avviato una protesta pacifica, trascorrendo sul posto anche la scorsa notte. Nella lettera di protesta ai rappresentanti della comunità internazionale si chiede l'immediata sospensione di tali lavori, seguiti a una decisione di espropri definita "illegale". Finora la situazione sul posto - sono interessate le località di Dren e Lesak, nella municipalità di Leposavic - è rimasta calma e pacifica.
(ANSAmed).