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Usa e Paesi Ue contro espansione insediamenti Israele

Roma, Parigi, Londra, Berlino con Washington,'aumenta tensioni'

14 febbraio, 15:56

(ANSAmed) - BERLINO, 14 FEB - I ministri degli Esteri di cinque potenze occidentali hanno dichiarato di essere "profondamente turbati" dalla decisione del governo israeliano di procedere con la costruzione di migliaia di insediamenti in Cisgiordania. I ministri di Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Stati Uniti hanno dichiarato: "Ci opponiamo fermamente a queste azioni unilaterali che serviranno solo ad esacerbare le tensioni tra israeliani e palestinesi e a minare gli sforzi per raggiungere una soluzione negoziata a due Stati".

Nella nota collettiva si denunciano i progetti del governo Netanyahu per la costruzione di ulteriori 10.000 alloggi in Cisgiordania come una mossa "unilaterale" destinata solo "ad esacerbare le tensioni fra Israele e i Palestinesi e a minare gli sforzi negoziali per una soluzione basata sui due Stati".

Questo il testo integrale della nota: "Noi - i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Italia, il ministro degli Esteri del Regno Unito e il Segretario di Stato degli Stati Uniti - siamo profondamente turbati dall'annuncio del governo israeliano che sta avanzando con la costruzione di 10.000 unità di insediamento e intende avviare un processo per normalizzare nove avamposti precedentemente ritenuti illegali dalla legge israeliana. Ci opponiamo fermamente a queste azioni unilaterali - si legge nella nota diffusa anche dalla Farnesina oltre ai ministeri degli Esteri dei Paesi coinvolti - che serviranno solo ad esacerbare le tensioni tra israeliani e palestinesi e a minare gli sforzi per raggiungere una soluzione negoziata a due Stati".

"Continuiamo a sostenere una pace condivisa, giusta e duratura in Medio Oriente, che deve essere raggiunta attraverso negoziati diretti tra le parti. Sia israeliani che palestinesi meritano di vivere in pace, con uguali misure di libertà, sicurezza e prosperità. Riaffermiamo il nostro impegno ad aiutare israeliani e palestinesi a realizzare la visione di un Israele pienamente integrato nel Medio Oriente che viva accanto ad uno Stato palestinese sovrano e autosufficiente. Continuiamo a monitorare da vicino gli sviluppi sul terreno che hanno un impatto sulla fattibilità della soluzione dei due Stati e sulla stabilità nella regione in generale". (ANSAmed).

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