"Questa prima sezione di 9 km dalla stazione di Tunisi (fermata Barcellona) alla stazione di Bougatfa comprende 6 stazioni, vale a dire "Saida Manoubia", "Annajah", "Etayaran", "Ezzouhour", "Hrairia" e "Bougatfa", ha detto ai giornalisti il ministro. "Oltre all'installazione della linea ferroviaria e delle opere di ingegneria ad essa connesse, i lavori hanno comportato anche l'installazione di un posto di comando centrale presso la stazione di Tunisi, dotato delle più moderne tecnologie per garantire la sicurezza della circolazione dei tren. La costruzione di un nuovo tunnel di 280 metri a Saida Manoubia, l'installazione di un'officina per la manutenzione dei treni a Sidi Fathallah e una centrale elettrica per fornire elettricità ai treni a Gobaa (La Manouba), ha aggiunto.
Il ministro ha anche affermato che per le linee RFR sono stati acquistati un totale di 28 treni con una capacità di 2408 passeggeri. Consentiranno di coprire la tratta Tunisi-Bougatfa in 12 minuti, con una frequenza di un treno ogni 7 minuti. "La sicurezza e l'incolumità dei passeggeri è stata una condizione essenziale per l'entrata in esercizio di questa linea", ha rassicurato il ministro, sottolineando che tutte le componenti del progetto sono state certificate da un organismo internazionale di certificazione ferroviaria (Certifer) che ha verificato il rispetto della normativa standard di tutte le entità del progetto e ha rilasciato il suo certificato di sicurezza nel febbraio 2023. I lavori della seconda tratta che collegherà la stazione di Bougatfa a Essijoumi (sud-ovest della città di Tunisi) dovrebbero essere avviati dopo la conclusione delle procedure di esproprio e l'aggiornamento di studi relativi a questa seconda sezione. La prima parte del progetto Rfr consiste nella costruzione di due linee E e D per un costo totale di 1.217 milioni di dinari. "I lavori sulla linea D, che collegherà la stazione di Tunisi alla regione di Gobaa (governatorato di Manouba), sono all'82% del completamento. Le autorità stanno attualmente lavorando con le autorità locali per sbloccare piazza Bardo", ha affermato. La realizzazione del progetto fa parte delle priorità del governo per sbloccare vari progetti pubblici in difficoltà.
L'Rfr è uno dei più grandi progetti infrastrutturali in corso nel continente africano. Gestito dal Ministero dei Trasporti, è finanziato al 40% dallo Stato tunisino e sostenuto da diversi donatori internazionali sotto forma di prestiti o sovvenzioni: l'Agenzia francese per lo sviluppo (Afd) come capofila, la Banca europea per gli investimenti (Bei), la Banca tedesca per lo sviluppo e la ricostruzione (KfW) e Unione europea (Ue).
(ANSAmed).
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