Questa quarta versione del testo di legge riprende la definizione di "sofferenza molto intensa" causata "da malattia grave e incurabile" oppure da "lesione definitiva di estrema gravità" e "intollerabile" per il paziente. La novità è che i legislatori hanno fatto cadere certi aggettivi che comparivano nelle stesure precedenti, come "psicologica e/o spirituale" in riferimento alla sofferenza, e stabiliscono ora una sorta di precedenza del suicidio assistito, quando il paziente è ancora in grado di autosomministrarsi i farmaci letali, ed eutanasia, la quale sarà permessa solo in caso di manifesta incapacità del paziente stesso a somministrarsi i farmaci.
Questo principio di sussidiarietà fra le due tecniche, stando alle informazioni raccolte dallo stesso Dipartimento di informazione giuridica e parlamentare, è considerato un unicum rispetto a tutte le legislazioni simili già in vigore in altri Paesi. L'attuale legge portoghese, che ora passerà nuovamente per la valutazione del presidente Marcelo Rebelo de Sousa, non fa riferimento neanche a chi dovrebbe certificare tale incapacità fisica del paziente ad autosomministrarsi i farmaci.
(ANSAmed).
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