(ANSAmed) - TUNISI, 08 FEB - Contribuire ad aumentare
l'inclusione sociale ed economica di giovani tunisini, donne,
migranti e migranti di ritorno attraverso il miglioramento dei
servizi sociali, comunitari, di accoglienza, di orientamento al
lavoro e avvio d'impresa in settori innovativi come la
mediazione interculturale, la green economy, la cultura e la
valorizzazione del territorio. Questi gli obiettivi del progetto
PINSEC "Giovani, donne e migranti: percorsi di inclusione
sociale ed economica in Tunisia" che l'Agenzia Italiana per la
Cooperazione allo Sviluppo (Aics) di Tunisi e l'Ong Centro
Informazione e Educazione allo Sviluppo (Cies) lanceranno
ufficialmente a Tunisi il 14 febbraio prossimo. Il progetto,
grazie ad un budget totale di quasi un milione e 600 mila euro,
cofinanziato dall'Aics, e implementato dalla Cies, mira in
particolare ad aiutare 200 ragazze e ragazzi tunisini e
100 migranti a trovare un lavoro, migliorare l'aggiornamento
professionale di 30 operatori delle organizzazioni della società
civile, oltre che di 10 istituzioni locali, ed infine creare un
Hub di accompagnamento alla creazione di impiego/informazione
per 2500 utenti per fornire servizi di accoglienza,
d'integrazione, d'inserimento professionale e di mediazione
linguistico - culturale per 1000 migranti. Tutto questo sarà
realizzato dal Cies e i suoi partner in 3 anni, in 4
governatorati della zona del "Grand Tunis" (Tunisi, Manouba,
Ariana e Ben Arous) insieme a solide organizzazioni della
società civile tunisina quali l'Union Tunisienne de Solidarité
Sociale (UTSS) e l' Association Tunisienne de
Coopération Pour le Développement (Atcd), che vantano una lunga
esperienza nella realizzazione di azioni per lo sviluppo sociale
ed economico delle zone in cui operano. "Questo progetto
offre l'opportunità per tutti i soggetti coinvolti di lavorare
sinergicamente sulle tematiche prioritarie della creazione
d'impiego e della migrazione, portando benefici al tessuto
sociale ed economico della capitale e delle regioni limitrofe,
nelle quali spesso le condizioni di vita della popolazione sono
critiche e spingono molti ragazzi ad emigrare" sottolinea il
direttore della Cooperazione italiana in Tunisia, Flavio
Lovisolo. Per l'Aics questa iniziativa riveste un'importanza
particolare poiché, non solo sarà complementare alle precedenti
azioni intraprese e finanziate nel settore dello sviluppo
economico, ma toccherà la tematica della migrazione, entrata a
far parte delle priorità della cooperazione italiana in Tunisia
con la firma del "Memorandum d'intesa per la cooperazione allo
sviluppo tra il Governo italiano e il Governo tunisino per il
periodo 2017-2020", firmato il 9 febbraio 2017. Tale documento
sancisce un nuovo impegno dell'Italia per il finanziamento di
iniziative nel settore della migrazione. Il progetto e il
ruolo dell'Aics si inscrive dunque all'interno della più ampia
strategia portata avanti dal Governo italiano in accordo con il
Governo tunisino. Secondo la capo progetto e rappresentante
della Cies, Viera Schioppetto, è "importante la creazione di
sinergie complementari tra le iniziative e gli attori che
operano in Tunisia, in particolare nei settori d'intervento come
la migrazione e l'inclusione sociale. L'importanza della
collaborazione, il coordinamento e il lavoro tra le differenti
parti è imprescindibile per la riuscita del processo di
integrazione socioeconomica". (ANSAmed)