(ANSAmed) - ATENE  - A pochi giorni dalle elezioni anticipate in Grecia la campagna elettorale si surriscalda, con i leader dei due maggiori partiti, Antonis Samaras di Nea Dimokratia di centro-destra al governo e di Alexis Tsipras, di Syriza, il partito di sinistra radicale, di scambiare dure accuse per riuscire a convincere gli elettori rimasti indecisi che secondo i recenti sondaggi superano il 17% del corpo elettorale. Il premier Antonis Samaras parlando ieri sera a Marousi, un quartiere al Nord di Atene, ha accusato Syriza, di raccontare delle bugie ai cittadini "quando la sua politica conduce la Grecia direttamente al fallimento", mentre si è detto certo che il suo partito sarà il vincitore delle elezioni: "Saremmo noi i vincitori delle elezioni, ha detto tra l'altro Samaras, perche' crediamo in Europa". "Syriza con la sua politica farà saltare in aria l'accordo con i nostri partner per l'uscita della Grecia dal Memorandum (ovvero l'accordo tra il governo di Atene e i creditori internazionali della Grecia, per il risanamento della sua economia). Riferendosi al problema del terrorismo, Samaras ha fatto riferimento ai fatti di Parigi, accusando Syriza "di volere disarmare la polizia e aprire le frontiere del Paese, promettendo la concessione della nazionalità agli immigrati nel momento in cui l'Europa sta cambiando". "Ogni Paese serio, ha detto Samaras, si sta rafforzando di fronte al terrorismo e la Grecia e' uno di questi Paesi", ha aggiunto. Parlando del programma elettorale del suo partito, il premier ha promesso, tra l'altro, la riduzione della tassa sugli immobili per il 2015, di quella per le imprese dal 25% attuale al 15% e la tassa sui redditi al 35% dal attuale 42%. Da parte sua Tsipras, sta lavorando con gli organi del suo partito per completare le liste dei candidati di Syriza, in mezzo a molte difficoltà, dovute soprattutto all'opposizione interna del suo partito alle candidature di ex parlamentari indipendenti provenienti da altri partiti. (ANSAmed)

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