"Un'occasione perduta non solo per le ragazze, ma anche un annoso problema di competitività per Paesi come l'Italia e la Spagna", ha detto l'addetto scientifico dell'ambasciata italiana a Madrid, Sergio Scopetta, curatore della giornata odierna che, nello spirito della Giornata internazionale della donna e la ragazza nella scienza, istituita nel 2015 dall'Unesco per l'11 febbraio, si è svolta al Liceo Italiano Enrico Fermi di Madrid, per alimentare curiosità, passioni e vocazioni nelle discipline STEM.. Organizzata dall'ambasciata, dopo i saluti del preside Massimo Bonelli e del delegato all'orientamento, professore Martire, ha visto gli studenti del liceo a confronto con le esperienze di prestigiose scienziate, ricercatrici e manager italiane attive in università, centri di ricerca e industria del settore aerospaziale in Spagna.
Un invito a "scoprire le scienze", mostrando "le tecniche per perdere la paura", è venuto da Leni Bascones, ricercatrice dell'Istituto di Scienze di Materiali di Madrid, Icmm-Csic: "Non lasciate andare la vostra passione", il messaggio lanciato da Sara Cogliati, del Centro di biologia molecolare 'Saverio Ochoa' Uam-Csic di Madrid, premio L'Oreal-Unesco 'For Women in Science 2019. Che ha insistito sulla necessità di una "scienza inclusiva che dia voce a tutte le sensibilità". Per quanto riguarda la carriera scientifica, le donne passano dal 50,6% degli iscritti ai corsi universitari a una percentuale che si assottiglia in un decennio fino al 26,4% a mano a mano che si procede verso incarichi di responsabilità; mentre quella degli uomini, da un iniziale 49,6% cresce al 75% verso gli incarichi di vertice. E, poi, "meno finanziamenti per la ricerca, meno pubblicazioni su riviste scientifiche e di conseguenza meno citazioni dei propri lavori e più tempo per affermarsi nella carriera".
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