"Oggi l'attenzione del mondo è sulle due guerre in corso, in Ucraina e tra Israele ed Hamas, ma la questione del clima, che è al centro della candidatura di Roma e dovrebbe essere al centro per tutti i Paesi, resterà anche dopo". ha osservato l'ambasciatore Stefano Stefanini, ora inviato speciale del governo per l'Expo, affiancato dallo 'special ambassador' Fabio Nicolucci in una intervista all'ANSA nella residenza dell'ambasciatore Fabrizio Romano, a margine della seconda missione a Malta in 8 mesi nell'ambito della campagna diplomatica condotta dal Governo. "Dopo il pallone, ci dobbiamo decidere se davvero gli vogliamo lasciare proprio tutto", sintetizza Nicolucci.
Un po' come accade per le candidature olimpiche, anche le votazioni per le Expo sono l'occasione in cui tutti Paesi "sono uguali, anche se alcuni sono sempre un po' più uguali degli altri". Quindi, ha indicato Stefanini, "si può pure conquistare il voto della Germania e degli Stati Uniti, sui quali sono ragionevolmente ottimista, ma se poi perdo Palau, la Guinea Equatoriale e Barbados, perdo 3-2 nonostante la fatica fatta per conquistare Washington e Berlino".
La missione a Malta, una delle oltre 150 compiute dalla task force diplomatica attivata nel 2022, è delicata. I diplomatici italiani hanno avuto una fitta agenda di incontri, tra cui quelli con il ministro degli Esteri Ian Borg, della Cultura Owen e del Turismo Clayton Bartolo, nonché con lo Speaker del Parlamento Anglu Farrugia.
Prima della missione, fonti del governo maltese hanno rivelato che nella prima riunione dopo le ferie estive un'ala del gabinetto sarebbe favorevole a Riad, che nei mesi scorsi ha promesso forniture di gas a prezzi scontati e investimenti per miliardi di euro in campi eolici e fotovoltaici galleggianti nelle aree marine di sfruttamento economico esclusivo dichiarata da Malta. "Ma ci sono anche forti manifestazioni di interesse italiane", ha sottolineato Romano, forte della massiccia affluenza di investimenti 'azzurri' degli ultimi mesi, come ad esempio il previsto sbarco di marchi come Eurospin, Esselunga e Risparmio Casa.
"I sauditi - osserva Stefanini - fanno una campagna molto generosa. Non c'è dubbio che i nostri concorrenti offrano opportunità commerciali e di investimenti importanti. Per un Paese come Malta ci dovrebbe essere l'interesse a valorizzare questa parte del mondo euromediterraneo e non cedere lo scettro all'indopacifico. Senza contare che la sua economia è strettamente interconnessa a quella italiana e che i benefici dell'Expo a Roma ricadrebbero anche su Malta. In sostanza si tratta di decidere sul futuro di un rapporto consolidato e in espansione, nonché geograficamente destinato a durare in eterno e valutarlo a fronte di offerte che non hanno le radici che ha il rapporto con l'Italia".
La strategia italiana punta molto sulla qualità del progetto romano nell'area di Tor Vergata che "permetterà a tutti i Paesi di essere in prima fila". Un progetto che ha anche il forte sostegno del Vaticano con cui, ha evidenziato Stefanini, "c'è un dialogo focalizzato alle sinergie possibili tra Giubileo 2025 ed Expo 2030".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA