TUNISI - Integrare la biodiversità nei piani e nelle strategie di sviluppo economico in Tunisia e coinvolgere il settore privato e le popolazioni locali in azioni di conservazione delle risorse biologiche, sono gli obiettivi principali del progetto "Biodiversity Commitment Initiative, Biodev2030 Tunisia", la cui seconda fase è stata presentata a Tunisi, durante un incontro con gli stakeholder coinvolti. Uno degli obiettivi della seconda fase è identificare pratiche produttive sostenibili e approcci trasformativi che saranno implementati nei territori pilota nel tentativo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali e integrare la biodiversità nelle dinamiche economiche. Organizzato dal Wwf Nord Africa a Tunisi, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente, l'incontro è preparatorio alla partecipazione della Tunisia alla 16a Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, che si terrà a Cali, in Colombia, dal 21 ottobre al primo novembre 2024.
"Attraverso il lancio della seconda fase di Biodev 2030", stiamo avviando l'implementazione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, adattandone gli obiettivi alla realtà tunisina", ha detto ai media la direttrice della conservazione della natura presso l'ufficio del Wwf-Nord Africa, Saba Guellouz.
Il progetto, implementato dal Wwf, "supporta le azioni del governo e le politiche statali in termini di conservazione della biodiversità attraverso l'implementazione di progetti concreti che coinvolgono le popolazioni locali e il settore privato nella protezione della biodiversità". "I principali attori della conservazione della diversità biologica sono le popolazioni locali che vivono vicino a siti ricchi di biodiversità e che sono in contatto diretto con queste risorse. A tal fine, intendiamo incontrare queste popolazioni nelle regioni interne e anche quelle che vivono intorno alle aree protette", ha dichiarato ulteriormente. Hatem Ben Belgacem, vicedirettore presso la Direzione generale dell'ambiente e della qualità della vita presso il Ministero dell'ambiente e punto focale della Tunisia per il Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, ha esaminato i 23 obiettivi del nuovo Quadro globale sulla biodiversità, il cui obiettivo finale è proteggere il 30% delle aree terrestri, delle acque interne e delle aree costiere e marine entro il 2030.
"In conformità con le raccomandazioni dell'iniziativa "30x30" per la biodiversità, adottata a dicembre 2022 alla 15a Conferenza delle Parti in Canada, la Tunisia si è allineata alle varie iniziative per raggiungere, entro il 2030, l'obiettivo generale di almeno il 30% delle aree protette nazionali, in particolare le aree di particolare importanza per la biodiversità e quelle con servizi ecosistemici molto importanti per le popolazioni locali".
La prima fase di "Biodev 2030", che si è svolta nel periodo 2020/2022, ha portato a tre impegni settoriali volontari in Tunisia per la preservazione della biodiversità, nel settore del condizionamento dell'acqua, nel settore del cemento e in quello bancario. A questo scopo, il 29 novembre 2022 sono stati firmati uno statuto e degli accordi con il Wwf Nord Africa, responsabile dell'implementazione del progetto. "Biodev 2030" è finanziato dall'Agenzia francese per lo sviluppo, coordinato da Expertise France e implementato in Tunisia dal Wwf.
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