Intervenendo alla sessione plenaria del Parlamento per esaminare un disegno di legge sull'organizzazione del commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche a rischio di estinzione, Belati ha sottolineato l'importanza di completare la raccolta delle olive entro il termine fissato dal ministero.
Secondo il ministro, la ricerca scientifica ha dimostrato che il superamento di queste scadenze avrà un impatto negativo sul raccolto della prossima stagione. Per quanto riguarda i cereali, il ministro ha escluso l'esistenza di problemi nella fornitura di nitrato di ammonio o di biossido di fosfato (dap), sottolineando che il suo ministero ha fornito le quantità necessarie di sementi durante l'ultima stagione. In questo contesto, ha sottolineato che il ministero sta attualmente sperimentando la coltivazione del grano nel sud della Tunisia, e che i risultati sono "molto promettenti" e che l'esperimento sarà esteso a tutta la Repubblica. Belati ha spiegato che la Tunisia conta attualmente quasi 970.000 ettari di terreni coltivati a grano, di cui 590 ettari seminati a grano duro, con l'obiettivo di raggiungere l'autosufficienza nella produzione di grano duro entro il 2024.
Il ministro ha poi affrontato il tema delle sementi, sottolineando che il suo dicastero sta lavorando per moltiplicare sementi tunisine al 100% adatte ai cambiamenti climatici e per promuovere l'agricoltura verticale, che utilizza meno acqua rispetto all'agricoltura convenzionale. Infine ha illustrato in aula le proposte del ministero relative alle colture rivolte agli agricoltori, che mirano a razionalizzare il consumo di acqua e migliorare i raccolti. (ANSAmed).
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