Secondo le statistiche della Bct, il costo del servizio del debito estero è stato coperto dalle entrate turistiche e dalle rimesse dei tunisini all'estero, per un totale di 10,7 miliardi di dinari, un tasso di copertura del 161%. Questa situazione ha avuto un impatto generale sugli indicatori del settore esterno, con le riserve nette in valuta estera in miglioramento, a 26,4 miliardi di dinari (8 miliardi euro circa) (equivalenti a 116 giorni di importazioni) al 15 settembre 2023, da 23,7 miliardi di dinari (7,18 miliardi euro) (equivalenti a 111 giorni di importazioni) alla stessa data dell'anno precedente. Il finanziamento esterno netto della Tunisia è diminuito in modo significativo, da 3.411,9 milioni di dinari (1.033,90 mln euro) alla fine di giugno 2022 a 932,8 milioni di dinari (282,42 mln euro) alla fine di marzo 2023, secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero delle Finanze.
Secondo la stessa fonte questa diminuzione è dovuta principalmente al calo generale dei prestiti esteri, che riflette la dipendenza del governo dalle risorse proprie. Le entrate fiscali sono aumentate dell'8,3%, mentre le spese del bilancio statale sono cresciute non più del 7%, con un surplus di 58,8 milioni di dinari (17,81 mln euro) alla fine di giugno 2023. (ANSAmed).
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