''La donazione e' il risultato di una lunga e fruttuosa collaborazione tra i nostri due Paesi, noi abbiamo sempre messo in primo piano la cooperazione nel contrasto al crimine organizzato. E cio' conferma anche la determinazione dell'Italia ad assistere la Serbia nel processo negoziale con l'Unione europea, sopratutto nei capitoli relativi ai temi giustizia e affari interni'', ha detto l'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo nel corso della cerimonia di presentazione del software svoltasi oggi al Tribunale distrettuale speciale di Belgrado. L'evento - organizzato congiuntamente dall'Ambasciata d'Italia, dalla procura serba per la lotta al crimine organizzato e dalla missione Osce in Serbia - ha avuto luogo significativamente nella sala del Tribunale intitolata a Giovanni Falcone. Con l'ambasciatore Manzo, sono intervenuti il ministro della giustizia serbo Nikola Selakovic, il capo della missione Osce in Serbia Peter Burkhard, il capo della Direzione nazionale antimafia Franco Roberti e il procuratore serbo per la lotta alla crininalita' organizzata Miljko Radisavljevic.
''Giovanni Falcone sognava di poter arrivare a tali forme di cooperazione, e gia' trenta anni fa sottolineava la necessita' di agire insieme contro la criminalita' organizzata. Oggi Falcone vedrebbe qui realizzato il suo sogno'', ha detto il procuratore Roberti riferendosi all'alto significato simbolico dell'evento svoltosi nella sala intitolata al magistrato assassinato dalla mafia venti anni fa. Sottolineando l'importanza di combattere corruzione e riciclaggio, Roberti ha auspicato una cooperazione allargata che coinvolga anche gli altri Paesi dell'area balcanica. Un ringraziamento all'Italia per l'impoportante donazione e' venuto dal ministro della giustizia serbo Selakovic e dal procuraratore Radisavljevic, secondo i quali il nuovo software consentira' agli organi inquirenti serbi di migliorare la loro attivita' nella lotta al crimine.
La missione Osce in Serbia assistera' la procura anticrimine serba nel prendere completa conoscenza del nuovo sistema informatico, anche con corsi specialistici per gli addetti al software. La prima fase del progetto, finanziata attualmente da Italia e Usa, comincera' il prossimo gennaio, ha detto Peter Burkhard, per il quale sono necessari ulteriori mezzi finanziari per garantire il prosieguo delle attivita'. ''La lotta al crimine organizzato resta una delle priorita' della missione Osce. Il crimine organizzato e' una minaccia globale che puo' essere affrontata solo con sforzi comuni e in cooperazione'', ha aggiunto il capo della missione Osce. (ANSAmed)