In calendario ci sono in tutto 217 film da 21 paesi, tra cui 99 film tunisini, con il Jcc che continua il suo esperimento nelle regioni e, per la prima volta, nei villaggi e nelle prigioni. Sono due i film di apertura: il cortometraggio di finzione "Upshot" (2024) della palestinese Maha Haj e il lungometraggio documentario "The Freedom Giver" (1987) in una copia restaurata dal regista, ricercatore e montatore iracheno Kays Alzubaydi, scomparso pochi giorni fa, il 1 dicembre 2024.
La giuria del concorso lungometraggi e cortometraggi, presieduta dal regista palestinese Hany Abu-Assad, include la regista tunisina Salma Baccar, Eliane Umuhire (Ruanda), Marianne Khoury (Egitto), Pedro Pimenta (Mozambico), Baba Diop (Senegal) e Ibrahim Al-Ariss (Libano). Quella del Concorso lungometraggi e cortometraggi Documentari, presieduta dalla produttrice tunisina Dora Bouchoucha, comprende Omar Sall (Senegal), Amal Ramsis (Egitto), Mohamed Said Ouma (Comore) e Asmae El Moudir (Marocco). La giuria del Concorso nazionale di Cinema Tunisino, presieduta da Said Oueld Khalifa (Algeria), comprende Houda Ibrahim (Libano), Olivier Barlet (Francia), Souad Ben Slimen (Tunisia) e Saleem Albeek (Palestina).
Sono previsti omaggi e celebrazioni in onore di Hany Abu-Assad e una retrospettiva sul regista tunisino Jilani Saadi.
In programma anche un omaggio alla memoria del grande critico cinematografico tunisino Khemaies Khayati, vincitore del Tanit d'honneur al Jcc 2021.
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