MARRAKECH - L'henné, la pianta medicinale che in Marocco è usata anche per decorare il corpo, è entrata nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco.
Questo riconoscimento segna una pietra miliare significativa per l'uso rituale dell'henné nel mondo arabo, dove è da tempo un simbolo di celebrazione, protezione e connessione con le tappe più importanti della vita. "L'henné simboleggia il ciclo della vita di un individuo, dalla nascita alla morte, ed è presente durante le tappe principali di questo viaggio", si legge nelle motivazioni Unesco. L'annuncio è stato fatto dal Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, che è riunito da lunedì ad Asunción, in Paraguay.
Opportunamente lavorata, dopo l'essiccazione delle foglie, l'henné diventa una sorta di crema che viene applicata con cura sulla pelle, in particolare sulle mani e sui piedi delle donne, quando si celebrano matrimoni, come tatuaggi temporanei, ispirati a motivi Amazigh del Nord Africa. Si usa anche per tingere barbe e capelli, o sulle sopracciglia dei neonati per allontanare gli sguardi malevoli e invidiosi. . L'applicazione dell'henné è spesso accompagnata da nenie musicate e storie tradotte in canzoni. L'uso dell'henné anche come disinfettate è diffuso in tutto il Medio Oriente, Nord Africa e Sud-est asiatico. La candidatura per il riconoscimento Unesco è stata sostenuta da sedici paesi arabi, tra cui il Marocco.
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