Per guidare la missione, viene nominato Mahi Binebine, scrittore, pittore e scultore di fama internazionale. Binebine sceglie il team: Safaa Erruas, Fatiha Zemmouri e Majida Khattari, un trio di donne e artiste rinomate, per rappresentare l'arte contemporanea in Marocco. Volano tutti a Venezia, giusto in tempo per incontrare il direttore generale di Biennale, Andrea Del Mercato, e trovare la collocazione per il padiglione.
Seguono proposte e idee, tutte "validate dal Ministero" e in accordo con questo, finanziate dagli stessi artisti. Binebine dice di aver "anticipato 40 mila euro" di tasca propria, "in attesa dello sblocco dei fondi e del rimborso". "Da allora - scrivono artisti e curatori nel comunicato - abbiamo continuato ad allertare i responsabili sulle conseguenze dei preparativi dell'ultimo minuto", ma nulla, fino all'altro ieri, quando si apprende dal post: "una telefonata informale e agghiacciante ci ha informati che il ministro stava preparando un progetto alternativo, con altro team e altri artisti".
La prossima Biennale di Venezia (20 aprile-24 novembre) avrà come titolo: "Stranieri ovunque - Foreigners Everywhere".
L'ormai ex team del padiglione Marocco augura alla nuova squadra "tutto il successo del mondo". E chiude il post con amarezza: "Con dignità, manteniamo la speranza in questo Marocco che ci ferisce". (ANSAmed).
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