ROMA - Il lungometraggio libanese Dancing on the Edge of a Volcano di Cyril Aris si è aggiudicato il Premio Amore e Psiche per il miglior film del concorso ufficiale MedFilm Festival 2023. La manifestazione cinematografica romana, che continua al Maxxi fino al 19 novembre e su Mymovies fino al 26 novembre, ieri sera ha riunito i protagonisti della sua 29esima edizione per la consueta cerimonia di premiazione.
"Un documentario che è come un canto di speranza per un Paese che, soffocato dalla tragedia, non può soccombere, ma anzi ha il compito, attraverso l'arte, di rialzarsi sempre. I personaggi, i dialoghi e le scene di questo film promuovono una grande spinta verso il futuro che non lascia indifferenti, ci coinvolge e ci riguarda tutti", è stata la motivazione che ha accompagnato il premio dato ad Aris, il cui film è stato incoronato non solo dalla giuria ufficiale, ma anche da quelle universitaria e Piuculture.
Altro lungometraggio che ha fatto incetta di riconoscimenti è stato il marocchino The Mother of All Lies di Asmae El Moudir, che ha vinto il Premio Espressione Artistica dato dalla giuria del concorso ufficiale, il Premio Valentina Pedicini come miglior film e il Premio lungometraggio più creativo della giuria universitaria.
Il film yemenita The Burdened di Amr Gamal ha vinto il Premio Speciale della giuria del concorso ufficiale, che ha anche assegnato la Menzione Speciale all'attrice María Vázquez, protagonista di Matria, lungometraggio di esordio dello spagnolo Álvaro Gago.
Il film iraniano Endless Borders di Abbas Amini, che ha aperto la 29esima edizione del MedFilm Festival, ha vinto il Premio Diritti Umani Amnesty International.
Per quanto riguarda il concorso ufficiale cortometraggi, il Premio Methexis per il miglior corto è andato al francese La voix des autres di Fatima Kaci, incoronato anche dalla giuria universitaria, mentre il siriano Back di Yazan Rabee ha vinto il Premio Cervantes Roma, dato al cortometraggio più creativo. La giuria ha poi deciso di assegnare tre menzioni speciali ad altrettanti cortometraggi: Things Unheard Of di Ramazan Kilic (Turchia), I Promise You Paradise di Morad Mostafa (Egitto) e The Key di Rakan Mayasi (Palestina). Quest'ultimo ha vinto anche il Premio Cervantes al Cortometraggio più creativo assegnato dalla giuria universitaria.
E a proposito di Palestina, la giuria dei MedFilm Works in Progress ha assegnato il Premio Oim di 10 mila euro a Passing Dreams del regista palestinese Rashid Masharawi, mentre il Premio Stadion Video di 3.500 euro è andato al turco Fidan di Ayçil Yeltan.
I professionisti partecipanti ai MedPitching hanno decretato ex aequo il Premio MedFilm Pitching di 1.000 euro per Bleach di Kaltrina Krasniqui (Kosovo) e Love-45 di Anas Khalaf (Siria). Il Wwf MedFilm Award di 1.000 euro è stato vinto da Secaderos di Rocio Mesa (Spagna), mentre l'Unicef ha ricevuto il Premio Koiné e l'attrice Ángela Molina il Premio alla Carriera rispettivamente all'inaugurazione e durante l'edizione 2023 del MedFilm Festival, che quest'anno ha assunto un significato ancora più importante.
"La pace è una ricerca costante, oltre gli obiettivi. Strumento per eccellenza per la costruzione della pace è l'ascolto e la curiosità verso l'altro, dentro di noi, accanto a noi, oltre gli obiettivi", ha detto Ginella Vocca, direttrice della manifestazione. "Questo è il MedFilm Festival, uno spazio libero e partecipato dove il singolo e la collettività sono al centro di un processo di conoscenza e scambio, un luogo da cui si esce cambiati, più ricchi, più consapevoli e dunque più felici. Una costruzione che ha accompagnato la mia vita adulta, divenendo a sua volta una vita parallela e possibile, una sorta di fede nel valore della bellezza tradotta in Cinema", ha aggiunto, dando appuntamento alla XXX edizione dell'anno prossimo.
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