ALGERI - Le autorità algerine hanno affermato che "i casi di malaria al confine meridionale con il Mali sono in costante diminuzione", sottolineando che "la situazione è ormai sotto controllo".
Il governatore della provincia di Bordj Badji Mokhtar, che confina con il Mali, Mustapha Aghamir, ha dichiarato al canale di informazione privato Ennahar che "le infezioni da malaria erano in gran parte limitate ai nomadi a causa dei loro continui spostamenti".
I casi di malaria sono stati individuati ai confini dell'Algeria con il Mali subito dopo lo sfollamento di popolazioni tuareg a seguito di operazioni militari e bombardamenti con i droni da parte dell'esercito maliano contro le forze dell'Azawad che si oppongono al governo di Bamako, che aveva precedentemente e unilateralmente annunciato la sua rinuncia all'accordo di pace di Algeri firmato nel 2015.
Pochi giorni fa, il ministero della Salute algerino ha inviato una missione medica per monitorare la situazione nelle regioni di confine con il Mali, come Timiaouine, Tinzaouatine e Bordj Badji Mokhtar, guidata dal direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria, il professor Kamal Sanhadji.
Parlando con i giornalisti a Tamanrasset, Sanhadji ha sottolineato che le varie aree in cui sono stati registrati casi di difterite e malaria hanno ricevuto le vaccinazioni necessarie, aggiungendo che le strutture sanitarie sono state rafforzate da medici ed esperti per monitorare la situazione epidemiologica.
"I casi registrati sono stati importati a causa della migrazione di alcuni residenti della zona di confine dai Paesi limitrofi, nonché dei cambiamenti climatici che hanno contribuito alla trasmissione della malattia", ha aggiunto.
Nella provincia di Bordj Beji Mokhtar, secondo le autorità del Paese nordafricano, sono stati trattati 145 casi di malaria ed è stata avviata una campagna di vaccinazione contro la malaria, la difterite e il morbillo.
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