Martedì, tre combattenti di Hezbollah erano stati uccisi in raid israeliani nel sud del Libano. Secondo conteggi dei media di Beirut, sono circa 280 i combattenti di Hezbollah uccisi da Israele dall'8 ottobre scorso, data di inizio degli scambi di fuoco tra lo Stato ebraico e il movimento libanese alleato di Iran e di Hamas.
Ieri, in un attacco rivendicato dai miliziani sciiti, 14 soldati e 4 civili israeliani sono stati feriti in un "centro comunitario nella cittadina di frontiera di Arab al-Aramshe".
Gli Hezbollah hanno sostenuto invece di aver colpito una base militare "con droni e missili teleguidati" in risposta all'uccisione ieri di tre miliziani da parte di Israele, tra cui un comandante di brigata. Attaccata anche una base di ricognizione aerea sul Monte Meron. Lo Stato ebraico, sempre ieri, ha risposto centrando, secondo il portavoce militare, "le fonti da cui sono partiti i razzi" e poi "un complesso militare degli Hezbollah e infrastrutture del terrore a Naqura e Yarine, nel Libano del sud". (ANSAmed).
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