Tre ordigni sono esplosi oggi nel nord della Striscia di Gaza in prossimità delle forze israeliane, ''in contrasto con le intese per il cessate il fuoco''. Lo ha riferito il portavoce militare di Israele. In uno di questi episodi, è stato aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto all'attacco. ''Alcuni soldati sono rimasti feriti in modo non grave'', ha precisato il portavoce.
Secondo la radio militare gli ordini erano telecomandati. Due di questi sono esplosi ''vicino all'ospedale Rantisi, sulla linea del cessate del fuoco''. Hanno investito due carri armati mentre erano fermi e i soldati vi stavano salendo. Un militare è rimasto ferito. Un terzo ordigno - ha aggiunto la radio - è esploso nelle vicinanze di una unità della Brigata 261. In questo incidente spari sono stati indirizzati inoltre verso i soldati israeliani, che hanno risposto al fuoco. Quattro militari sono rimasti feriti, in modo non grave.
"In seguito ad una palese violazione da parte di Israele dell'accordo di cessate il fuoco nel nord della Striscia di Gaza è avvenuta oggi una frizione tattica. I nostri combattenti hanno reagito a quella violazione'': lo ha reso noto Hamas, poco dopo che Israele aveva riferito di tre esplosioni in quella zona.
''Noi siamo impegnati al cessate il fuoco fintanto che anche Israele lo sia. Facciamo appello ai mediatori affinchè premano su Israele per il rispetto di tutte le intese, in terra e in cielo''. L'incidente è avvenuto mentre si attende un nuovo rilascio di ostaggi.
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