Nei giorni scorsi la giustizia libanese aveva intimato a Salame di non lasciare il Paese e gli aveva ritirato i passaporti libanese e francese, di fatto assicurandogli la protezione politica necessaria di fronte alle insistenti richieste di Francia e Germania di interrogare il contestato governatore.
Il governo uscente, presieduto da Najib Miqati, non ha preso una decisione rispetto alla vicenda Salame. E gli organi giudiziari che, secondo analisti locali, in Libano sono fortemente influenzati dall'élite politica al potere, hanno fatto sapere che non intendono dare ordine di eseguire i mandati di arresto notificati dall'Interpol. (ANSAmed).
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