(ANSAmed) - TUNISI, 28 MAR - La Guardia costiera tunisina ha
fermato nel 2022 38.720 migranti irregolari, l'80% dei quali in
occasione di interventi di salvataggio in mare, il 20% prima
delle effettive partenze. Lo ha detto il portavoce della Guardia
nazionale di Tunisi, Houssemeddine Jebabli alla radio locale
Jawhara Fm, precisando che la maggior parte dei tentativi di
migrazione si verifica dalle coste di Sfax e Mahdia. Oltre al
fatto di essere geograficamente vicina all'Italia, nella regione
di Sfax esiste una grande flotta di pescherecci e di barche e
qui si possono trovare facilmente tecnici e professionisti
specializzati nella riparazione di barche e motori. Per quanto
riguarda il 2023 Jebabli ha osservato che la maggior parte dei
migranti illegali sono cittadini di vari Paesi dell'Africa
Subsahariana e che dall'inizio dell'anno fino al 10 marzo 2023
sono stati fermati 10.200 migranti illegali. Secondo Jebabli,
l'unico tentativo di migrazione che ha visto come protagonisti
solo cittadini tunisini si è verificato al largo di Kélibia, due
giorni fa, dove sono stati intercettati 27 connazionali, tra cui
un estremista islamico, latitante e condannato a dieci anni di
carcere per terrorismo. Il portavoce della Guardia costiera ha
parlato in questo caso di criminalità organizzata, aggiungendo
che gli organizzatori, gli intermediari e i costruttori della
barca si sono rivelati essere tutti tunisini ma le autorità
hanno iniziato a scoprire che in queste attività sono coinvolti
anche i sub-sahariani. (ANSAmed).
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