Il naufragio di oggi è l'ultimo di una lunga serie di tragedie sulla rotta del Mediterraneo centrale, considerata la più mortale al mondo. Appena un mese fa il presidente tunisino Kais Saied aveva pronunciato un discorso incendiario contro i migranti dell'Africa sub-sahariana che si riversano in Tunisia, prima di tentare la traversata verso l'Europa, accusandoli di provocare un'ondata di criminalità. I suoi commenti hanno scatenato un'ondata di violenza contro i migranti e i proprietari terrieri, temendo multe, hanno sfrattato centinaia di persone, che ora si accampano per le strade della capitale.
Si ritiene che circa 21.000 migranti dall'Africa sub-sahariana si trovino in Tunisia. (ANSAmed).
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