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Migrante morto in ospedale a Roma, quattro indagati

Sono medici e infermieri. 'Decesso dovuto ad un mix di sedativi'

22 marzo 2023, 18:34

Redazione ANSA

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Una veduta dell 'ospedale San Camillo a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una veduta dell 'ospedale San Camillo a Roma -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Una veduta dell 'ospedale San Camillo a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - E' in due consulenze, una tossicologica e l'altra medico legale, la svolta nelle indagini per la morte di Wissem Ben Abdellatif, tunisino di 26 anni, deceduto il 28 novembre del 2021, mentre era ricoverato in ospedale a Roma. Due atti, circa 200 pagine, depositate nei mesi scorsi all'attenzione dei pm di piazzale Clodio, che hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati di due medici e due infermieri. Nei loro confronti le accuse sono di omicidio colposo e falso per omissione nella cartella clinica. In base a quanto emerge dalle consulenze disposte dalla Procura, il migrante sarebbe morto a causa di un mix di sedativi che gli furono iniettati per calmarlo.

L'uomo era stato ricoverato al servizio psichiatrico dell'Asl 3, ospitato dall'ospedale San Camillo. Dagli atti finiti sulla scrivania del pm Attilio Pisani, emerge che al giovane vennero somministrati dosi di un terzo farmaco, oltre ai due sedativi prescritti per calmarlo. Una medicina che però non compare sulla cartella clinica del paziente. Il giovane migrante venne ricoverato nel reparto psichiatrico dopo la diagnosi di schizofrenia psicoaffettiva. Era arrivato sulle coste siciliane a bordo di un gommone con l'obiettivo di raggiungere la Francia.

Dalla Sicilia fu trasferito nel Centro di permanenza e rimpatrio di Ponte Galeria. Li aveva dato segni di insofferenza, girando anche dei video con cui chiedeva un trattamento migliore per le persone che erano tenute nel Centro. Alla luce del suo stato di forte agitazione, venne portato all'ospedale Grassi di Ostia dove restò per poco prima di essere nuovamente spostato al centro specializzato della Asl. Lì venne tenuto sedato e legato ad una barella.

Dopo la morte i familiari, difesi dall'avvocato Francesco Romeo, hanno presentato un esposto per chiedere di fare chiarezza su quanto avvenuto. Sugli sviluppi delle indagini è intervenuta la senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra, Ilaria Cucchi, affermando che "dietro questa morte, che oggi potrebbe diventare per omicidio, si cela un sistema di omertà e violenze a cui chi viene nel nostro Paese con una richiesta di accoglienza viene troppo spesso sottoposto. Wissem muore dopo giorni di rimbalzi amministrativi e ore di agonia. Oggi finalmente si apre uno spiraglio e io farò la mia parte affinché rimanga aperto per avere verità e giustizia".

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