Il prelato, in dichiarazioni all'ANSA del Cairo, ha inoltre ringraziato la fondazione italiana che sta organizzando, assieme all'Unitalsi, i cammini di fede che rievocano la 'Fuga in Egitto' compiuta da Gesù, Giuseppe e Maria per sfuggire ad Erode.
"Innanzitutto ringrazio la Società Italiana di Beneficienza per aver accolto il primo pellegrinaggio nella terra d'Egitto", ha dichiarato Soryany riferendosi alla stessa Sib. "Siamo lieti di accogliere i pellegrini, che possono ripercorrere le tappe seguite dalla Sacra Famiglia, nelle date previste dalla Sib", ha aggiunto il prelato. Il riferimento è al recente annuncio, dato da fonti informate, che il primo di questi pellegrinaggi in Egitto si svolgerà a metà giugno e sarà guidato - oltre che dallo stesso Soryany - anche dal vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli. Fonti egiziane hanno però avvertito che il periodo del pellegrinaggio finora indicato (15-22 giugno) è ancora provvisorio ed è meglio parlare di "nei prossimi sei mesi". La decisione sulla guida del pellegrinaggio è stata concordata la settimana scorsa in una riunione svoltasi in provincia di Viterbo con la partecipazione dei due vescovi, dell'ambasciatore d'Egitto a Roma, Hisham Badr, di Eugenio Benedetti, il presidente della Sib.
La Società italiana di beneficenza aveva guidato un 'viaggio promozionale' al Cairo dell'Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali (Unitalsi) svoltosi il mese scorso. In quella missione 'esplorativa', cui avevano partecipato rappresentanti ecclesiastici e giornalisti, era stato concluso con il ministero del Turismo egiziano un accordo che consentirà i pellegrinaggi.
I partecipanti alla riunione avevano espresso la volontà di ricollegare questa iniziativa alla visita di Papa Francesco al Cairo dell'aprile scorso, con l'intento di accelerare l'integrazione dell'Egitto nel tradizionale circuito italiano dei pellegrinaggi in Terra Santa. (ANSAmed).
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