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ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale del Piemonte
"Da gennaio a ottobre 2023 sono 131 gli arresti per violenza di genere fatti dalla Polizia di Stato solo nella provincia di Torino, 19 casi di violenza sessuale, 71 casi di maltrattamenti in famiglia, 41 casi di stalking. È evidente che l'educazione, anche quella sentimentale, fondamentale per promuovere il rispetto reciproco e prevenire comportamenti violenti, non può essere affidata e demandata esclusivamente alla scuola". Lo sottolinea il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia.
"Credo sia necessario un coinvolgimento attivo sia a livello individuale che familiare per creare le basi di una società più consapevole e rispettosa. - ha aggiunto Allasia - E in questo contesto, le istituzioni devono svolgere un ruolo più ampio, non possono più limitarsi a inasprire le pene o condannare fatti di cronaca".
"È essenziale - ha sottolineato Allasia - adottare strategie preventive, come programmi educativi fin dalle prime fasi della formazione, e non possiamo ignorare il ruolo cruciale della famiglia. Un impegno collettivo per promuovere valori di rispetto e parità di genere deve essere una priorità: è evidente che più di qualcosa non sta funzionando, che stiamo sbagliando, che la società che stiamo costruendo presenta più di qualche crepa".
"Tutti dobbiamo prendere parte a questo processo di cambiamento culturale - ha rimarcato - affinché ciascuno di noi si assuma la responsabilità di contribuire alla costruzione di un ambiente sicuro e rispettoso per tutti, indipendentemente dal genere.Solo attraverso un impegno congiunto e una presa di coscienza diffusa possiamo sperare di porre fine a questa ondata di violenze e costruire una società più equa e giusta".
"La libertà - ha aggiunto Allasia - è un principio fondamentale, ma è cruciale comprendere che non dovrebbe tradursi in superficialità di pensieri e di comportamenti: al contrario, va accompagnata da una responsabilità verso se stessi e verso gli altri. La libertà non implica l'assenza di limiti o la negazione del diritto di dire e accettare un no".
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