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ANSAcom - In collaborazione con Retex/Connexia
Per oltre la metà dei consumatori l’impegno sul piano etico delle aziende, se concreto, influisce sulla decisione d’acquisto finale. A confermarlo la ricerca “The Good, The Trend & The Brand” realizzata da Retex e Connexia, in collaborazione le società di consulenza TrendWatching e Brand Finance, giunta alla seconda edizione e presentata oggi a Milano. La ricerca, che ha coinvolto oltre 1000 utenti, ha voluto indagare la correlazione tra set valoriali e performance, anche economiche, dei brand, chiedendo direttamente ai consumatori quali brand rappresentano al meglio i trend valoriali predominanti nell’attuale contesto storico. In particolare, i tre macro-trend analizzati sono stati i temi come sostenibilità, cambiamento climatico e attenzione all’ambiente; quello correlato alla vicinanza tra il brand e le persone, interne o esterne all’azienda, su tematiche come inclusività, trasparenza e genuinità del brand; e la sfera vicina a innovazione e tecnologia al servizio degli utenti. E i brand sottoposti ai consumatori sono stati quelli che rappresentano la top 50 dei brand Made in Italy più forti e di maggiore valore nel nostro Paese, stando alla classifica “Italy 100 2023” di Brand Finance. Il risultato della ricerca ha premiato la Ferrari, che vince su tutti e conquista, anche per questa seconda edizione, il primato del ranking delle marche Made in Italy più amate. Sul podio anche Lavazza e Kinder, seguite da Nutella e, ancora, Armani, Ferrero Rocher e Lamborghini, che si posizionano in quinta, sesta e settima posizione. Sempre nella top 10, rientrano Ray-Ban, Barilla e Pirelli. Mentre in undicesima posizione spunta un noto marchio della Gdo: Conad, seguito da Valentino, Esselunga e Coop. In quindicesima posizione Maserati, seguito da Versace, Gucci e Dolce & Gabbana. Intesa Sanpaolo si colloca in diciannovesima posizione, mentre Prada chiude la top 20. “Gli insight emersi dalla seconda edizione di “The Good, the Trend and The Brand” realizzata dal nostro centro studi sono davvero tanti e per nulla scontati. – commenta Fausto Caprini, ceo di Retex – È sufficiente sfogliare il white paper realizzato per l’occasione per rendersene conto. Quello che mi preme però sottolineare è la nostra volontà di mettere a disposizione dei brand una vera e propria piattaforma condivisa, in grado di fotografare, anno dopo anno, l’evoluzione dei valori che più impattano sulle decisioni d’acquisto di tutti noi, fornendo così una bussola in grado di orientare anche le scelte aziendali più controverse, e non sempre scontate. Con una certezza su tutte: in prospettiva, investire su asset intangibili avrà un valore sempre più tangibile”.
ANSAcom - In collaborazione con Retex/Connexia
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