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Alla Farnesina la XV Conferenza degli Ambasciatori. Tajani: 'In politica estera tutti protagonisti'

Alla Farnesina la XV Conferenza degli Ambasciatori. Tajani: 'In politica estera tutti protagonisti'

Evento al ministero degli Esteri il 21 e 22 dicembre. La premier Meloni agli ambasciatori:'Siete le bandiere dell'Italia nel mondo'

ROMA, 23 dicembre 2022, 16:25

Redazione ANSA

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XV Conferenza Ambasciatrici e Ambasciatori - RIPRODUZIONE RISERVATA

XV Conferenza Ambasciatrici e Ambasciatori - RIPRODUZIONE RISERVATA
XV Conferenza Ambasciatrici e Ambasciatori - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Farnesina torna ad ospitare la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo. Il tema della XV edizione è 'La diplomazia italiana al servizio del Paese in un mondo che cambia' in un confronto che vedrà impegnati oltre 100 titolari di sedi diplomatiche all'estero.

Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha chiuso in serata la Conferenza. 

"La politica estera non è un privilegio di cui si occupano nella quotidianietà" solo alcuni: "Tutti sono protagonisti, l'Italia è tutta unita". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo la sessione della Conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il ministro ha ricordato che oltre alla "diplomazia della politica, ci sono anche i militari, i nostri professori che insegnano italiano nel mondo, i nostri imprenditori. Tutti insieme, con unità di intenti". "I nostri ambasciatori torneranno nelle loro sedi con la consapevolezza di essere parte di una grande squadra e ognuno di loro saprà cosa fare. C'è grande coesione all'interno del governo, tutti parlano con la stessa voce", ha aggiunto Tajani, ricordando i tanti progetti che si stanno costruendo con tutti gli altri ministeri: "Con Urso le missioni per la crescita e le imprese, con lo Sport e il Turismo iniziative come la Ryder cup quale strumento per attrarre più turisti e far conoscere meglio l'Italia". Il responsabile della Farnesina ha poi ricordato la collaborazione con i ministri dell'Università e dell'Istruzione "per permettere ai migliori giovani extracomunitari di potersi formare da noi e poi tornare nei loro Paesi d'origine ed essere ambasciatori" dell'italianità. "La partita la si vince giocando tutti insieme", ha concluso il ministro, sottolineando anche l'importante contributo dei dipendenti e dei funzionari della Farnesina.

 

SESSIONE CONCLUSIVA - Ore 18:50 – 19:00 Intervento conclusivo del Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani.

 

 

"Vi ringrazio per il lavoro silenzioso, fondamentale, strategico che portate avanti ogni giorno nell'interesse della nazione". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d'Italia nel mondo. "Voi siete bandiere dell'Italia, nel senso di essere portatori di un'identità che è sempre - ha aggiunto - la base di qualsiasi possibile dialogo. Non si può parlare con gli altri se non si è consapevoli di ciò di cui si è portatori". "Io confesso che mi sono spesso interrogata su come fosse difficile la vita di un ambasciatore, di un diplomatico, l'essere sempre sradicati dal proprio contesto, ricominciare sempre da capo, senza mettere mai radici. Questo si fa solo se uno porta dentro di sé le proprie radici". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d'Italia nel mondo. "Per quanto possa essere un lavoro remunerato - ha aggiunto -, non c'è un prezzo per questo. È una missione, e così deve sapersi interpretare e così deve essere adeguatamente riconosciuta. Grazie a nome di tutta la nazione per i sacrifici che fare e per come la rappresentate". "Bandiere di una identità e ponti per costruire il dialogo, e attraverso questi ponti far camminare la nostra Nazione". Giorgia Meloni interviene all'assemblea degli ambasciatorei alla Farnesina ricordando quanta "disponibilità" ci sia nei confronti dell'Italia, anche per la sua cultura e la sua unicità. "Una cultura complessa e profonda che passa anche atrraverso la nostra lingua. Tutti, a partire dalla sottoscritta, grande patriota, siamo travolti dalle parole straniere, dagli inglesismi, perchè la nostra è una lingua molto complessa. Utilizzare di più la lingua italiana siginifica utilizzare più in profondità la nostra cultura", dice tra l'altro la premier. Unione europea, Nato, Onu, sono "i capisaldi della politica estera italiana, nei quali l'italia intende giocare un ruolo da protagonista". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d'Italia nel mondo. "Ci troviamo di fronte a sfide enormi ed è necessario utilizzare al meglio le nostre risorse, gli strumenti della politica estera, della diplomazia, della sicurezza. Siamo di fronte alla missione di difendere il sistema che abbiamo creato dalle macerie della seconda guerra mondiale". Lo ha detto Giorgia Meloni parlando all'assemblea degli ambasciatori. "Bisogna evitare il rischio che questa situazione si riduca al racconto dell'Occidente, nostro campo da gioco, contro il resto del Mondo". Per questo serve il "dialogo". Il conflitto in Ucraina è uno spartiacque, dobbiamo rinnovare i rapporti con i nostri paesi amici, ha ancora detto.

"In tutte le culture questo è il momento della vittoria della luce sulle tenebre, invece l'Ucraina vive la quasi totalità delle sue giornate senza energia elettrica. Per capire come stanno gli ucraini, chiederei a tutti gli italiani di spegnere un'ora al giorno tutta l'energia di cui dispongono, per capire cosa significa avere persone che difendono la libertà e l'amore di patria". Così la presidente del Consiglio."La dipendenza energetica è oggi la più visibile, la battaglia su questo fronte è stata cominciata dal precedente governo, Draghi e Cingolani hanno fatto un ottimo lavoro che sto continuando. L'Italia è stata la capofila e ha portato a casa un importante risultato". Lo afferma Giorgia Meloni parlando all'assemblea degli ambasciatori. "Ora la sfida è di tornare a produrre energia diversificando. E in questo quadro il ruolo della diplomazia è centrale. Si apre per l'Italia una grandissima occasione". 
 "Ci siamo resi conto delle troppe dipendenze, dell'errore strategico in termini sovranità di rinunciare ad alcune catene del valore, della dipendenza energetica dalla Russia, e probabilmente ci accorgiamo della eccessiva dipendenza in termini di sicurezza dagli Stati Uniti. E ci accorgiamo di come non sarebbe intelligente uscire dalla dipendenza dalla Russia favorendo una dipendenza dalla Cina. Un altro errore che si rischia di fare". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d'Italia nel mondo. "Ribadisco quello che ho già detto, siamo solidali con loro. Considero la violenza su pacifici manifestanti e sulle donne in Iran qualcosa di inaccettabile". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ad una domanda dei cronisti sulla situazione in Iran, lasciando la Conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina.

 

 

 

Ore 09:00 – 10:30  “Strumenti innovativi di diplomazia economica e della crescita”, con interventi del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Come governo "abbiamo avviato la politica della diplomazia della crescita" e "abbiamo il dovere e l'interesse di lavorare per favorire non soltanto le esportazioni", perché "non va disgiunta la politica commerciale da quella industriale a favore della internazionalizzazione delle imprese, strumento migliore contro la delocalizzazione". In questo senso, "dobbiamo lavorare in sinergia" con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, "perché stiamo studiando una strategia", ad esempio con missioni in diversi Paesi del mondo "per permettere all'Italia di contare di più": così il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la sessione "Strumenti innovativi di diplomazia economica e della crescita" alla XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina. "Noi possiamo esportare il nostro saper fare dove possiamo trovare risorse" come "ad esempio il litio" con un'attenzione particolare all'Africa, ha sottolineato il ministro, evidenziando come in questo quadro, "le Pmi più delle grandi imprese hanno bisogno di essere sostenute dalla politica e dal governo. Noi possiamo favorire l'aggregazione delle Pmi sia per l'export sia per l'internazionalizzazione".

Oltre alla Turchia e al Vaticano, un importante ruolo di mediazione nella partita Ucraina "lo può giocare la Cina, che può spingere Putin a più miti consigli", ha spiegato poi Tajani, parlando con l'ANSA a margine della Conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina. "Anche gli Usa hanno un grande ruolo", ha poi aggiunto il ministro, sottolineando che "tutti lavoriamo" per Kiev. In Ucraina "dobbiamo ripristinare lo status quo ante, serve un sostegno unitario dell'Occidente per creare le condizioni per un cessate il fuoco" da cui partire per arrivare alla pace.

Per affrontare la nuova situazione internazionale post pandemia e guerra in Ucraina e per rispondere alla sfida della supremazia statunitense sul commercio internazionale "dobbiamo trainare l'Europa nel ponte con l'Africa perché "è in Africa che si scommette il futuro dell'occidente, visto che che è l'unico continente che non ha un impero e cresce in popolazione ed è l'unico che dispone delle risorse che servono a noi". E' quanto ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso alla conferenza degli ambasciatori precisando che l'Italia può svolgere un "ruolo decisivo". In questa ottica, ha sottolineato il ministro, "il piano Enrico Mattei di Giorgia Meloni è un piano win win". Secondo Urso, "in un'ottica di di partnership con l'Africa possiamo salvare le democrazie occidentali e il nostro benessere". A suo parere inoltre, "gli altri due continenti su cui dobbiamo guardare e possiamo farlo sono l'America latina, che va liberata dalla sudditanza per interesse al continente cinese e il Sud Est asiativo: quei due sbocchi sono due bracci su cui puntare con le nostre imprese. Poi bobbiamo ingaggiare anche la Turchia, e le nostre imprese lo hanno sempre fatto". Urso ha precisato che "nella proiezione globale verso Africa, Sudest asiatico a e America lativa c'è il ruolo che l'Italia puo svolgere che è decisivo per l'Europa perché chiuso come adesso il fronte orientale, all'Europa non resta che il fronte meridionale presidiato per condizioni geografiche, culturali, storiche, tecnologiche, scientifiche e economiche dall'Italia. Se sappiamo farlo secondo la visione nazionale ritroveremo il ruolo che ci spetta nella storia nel cuore dell'Europa e dell'occidente" ha concluso.

 


Ore 10:50 – 13:30 Sessione “L’attrattività dell’Italia nel mondo”,
con interventi del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, e del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Breve cerimonia di consegna delle borse di studio dell’Associazione “Mama Sofia” in memoria dell’Ambasciatore Luca Attanasio.

"Sono assolutamente convinto dell'importanza di giocare una partita in India, perché è un Paese che nella grande competizione che c'è tra l'Occidente e la Cina non può spostarsi di baricentro. Abbiamo il dovere politico di continuare a interloquire sia economicamente sia politicamente", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani chiudendo la sessione 'Strumenti innovativi di diplomazia economica e della crescita' alla XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina.

"Abbiamo previsto di ampliare, rafforzare la rete di scuole italiane all'estero favorendo l'apertura di nuove scuole paritarie rafforzandone la qualità e l'efficienza del sistema che va sempre più integrato con la rete scolastica nazionale anche attraverso l'estensione del sistema nazionale di valutazione e la possibilità di avere un codice meccanografico. Inoltre abbiamo anche previsto di promuovere progetti congiunti con i Paesi interessati a promuovere l'insegnamento della lingua italiana nel curriculum scolastico provvedendo anche alla formazione di docenti così come stiamo già facendo in Libia con un progetto che sta riscuotendo grande successo". E' quanto ha annunciato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo alla XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina.

 

 

 

 

 

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